Cgil Cosenza si schiera a favore del Mons. Checchinato
3 min di lettura“Ad avercene di questi uomini liberi che hanno la forza di schierarsi con coraggio e determinazione contro un progetto di legge secessionista e violento”
comunicato stampa
L’Arcivescovo di Cosenza – Bisignano, monsignor Giovanni Checchinato, certamente non ha bisogno della difesa né della Cgil e né di qualcun altro.
Don Gianni è abbastanza autorevole per difendersi da solo da attacchi strumentali da parte di rappresentanti di un pseudo partito, la Lega di Salvini, che da tanti anni non sta facendo altro che arrecare danni alla Calabria e a tutto il Mezzogiorno.
A monsignor Checchinato, cosi come a tutta la Conferenza Episcopale Calabra, bisognerebbe dire grazie per le continue prese di posizioni a difesa della Calabria e contro ben determinati “fenomeni” che hanno e che stanno tarpando le ali dello sviluppo in questa nostra Regione.
Monsignor Giovanni Checchinato, sin dal suo arrivo in città, quotidianamente sta buttando dei piccoli semi per una “nuova primavera” cosentina, soprattutto per quanto riguarda la tutela degli ultimi e dei tanti “invisibili” presenti nella nostra città.
Un’azione, quella di monsignor Checchinato, fatta in assoluto silenzio, senza clamori, con poche parole e tanti fatti e, soprattutto, senza mai apparire. Sta lavorando, insieme a tutti i vescovi calabresi, per dare una “speranza” a questa terra martoriata e preda di miseri politicanti. In questo contesto si inserisce la forte presa di posizione dell’intera Conferenza Episcopale Calabrese contro l’Autonomia Differenziata, che “creerebbe una forte divisione del Paese e aumenterebbe le diseguaglianze sociali”.
Ad avercene di questi uomini liberi che hanno la forza di schierarsi con coraggio e determinazione contro un progetto di legge secessionista e violento! Dire che Don Gianni è schierato da una parte politica è strumentale e non risponde al vero. Don Gianni è per l’unità del Paese e per la difesa dei più deboli.
Don Gianni, con le sue continue prese di posizioni contro l’Autonomia Differenziata, ha fatto e fa quello che tanti politici calabresi dovrebbero fare: difendere la propria terra, difendere il sistema sanitario pubblico, la scuola, il lavoro. Perché con l’autonomia differenziata tutto questo verrà messo in discussione.
Viviamo un periodo tra i più drammatici e difficili della nostra storia nazionale e comprendiamo come chiunque voglia misurarsi con il compito, impervio ma necessario, di cambiare la società, da uomini come il vescovo di Cosenza o il vescovo di Cassano.