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Cicerone, padre del giornalismo

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Cicerone

Cicerone

Per intraprendere la carriera giornalistica serve decisamente una mano: non parlo di spintarella, ma di una vera e propria spanna di requisiti.
CiceroneNon è facile fare centro in questo campo: scrivere, infatti, è un’arte. Vale per il web, nel lavoro di copywriter e blogger, così come per la stampa.
L’attacco, cioè l’esordio di un articolo, è la parte più importante, quella che deve incuriosire e allo stesso tempo deve fornire tutte le indicazioni essenziali.
Il lavoro inizia dalla ricerca di questi particolari, che costituiscono la radice della notizia e vanno inseriti in posizione di testa (lead).
L’informazione, poi, ha una regola spietata, quella del tutto subito. Il tempo brucia. Il lettore ha fretta di sapere, se non lo acchiappi nelle prime righe lo perdi.

WHO? Chi?
WHAT? Che cosa?
WHEN? Quando?
WHERE? Dove?
WHY? Perché?

La regola delle 5 W, Wow!!!

Chi sta dietro a questo vademecum anglosassone? Il mondo classico, ovviamente!

Quis, quid, ubi, quibus auxiliis, cur, quomodo, quando? (Cic., Rhetoricorum, seu De inventione rhetorica ) è una locuzione latina, che tradotta letteralmente significa «chi, che cosa, dove, con quali mezzi, perché, in qual modo, quando?».
È un esametro grossolano, stilisticamente parlando, nel quale sono contenuti i criteri da rispettare nello svolgimento di una composizione narrativa: considerare cioè la persona che agisce (quis); l’azione che compie (quid); il luogo in cui la esegue (ubi); i mezzi che adopera (quibus auxiliis); lo scopo che si prefigge (cur); il modo con cui la fa (quomodo); il tempo che vi impiega e nel quale la realizza (quando).

Nihil dictum est, quod non dictum fuerit prius

(Non v’è nulla che non sia  già stato detto).

Per sempre, dal consueto cascame del buon Latinorum!

Prof. Francesco Polopoli

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