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La Cineteca della Calabria al Salone del libro di Torino

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In questa edizione si parla di storie di immigrazione extracomunitaria, e della grande avventura dell’emigrazione americana di Tony Gaudio

comunicato stampa

Da oltre nove anni la Cineteca della Calabria partecipa al Salone Internazionale del Libro di Torino, con le sue interessanti proposte editoriali sul cinema che racconta il territorio.

In questa edizione si parla di storie di immigrazione extracomunitaria nella giovane Calabria di oggi, e della grande avventura dell’emigrazione americana di Tony Gaudio, il direttore della fotografia calabrese che vinse l’Oscar nel 1937 con il film Avorio Nero.

Il racconto di una Calabria moderna e giovane, con gli occhi degli studenti dell’Istituto De Nobili di Catanzaro, che propongono una visione positiva della loro terra e la memoria del cinema dimenticato, che la Cineteca della Calabria fa rivivere con il suo prezioso lavoro di riscoperta.

Due sono gli incontri che si terranno presso lo spazio  espositivo della Regione Calabria, U138 – V137 Padiglione Oval, del Lingotto Fiere, organizzato dal Sistema bibliotecario Lametino, con la presenza della prof. Giorgia Gargano. Il 13 maggio alle ore 12,25   presentazione del cofanetto di Lettere dal Sud/Visioni fuori luogo di integrazione culturale nel mondo della scuola italiana, promosso dall’Istituto De Nobili di Catanzaro con la presenza della prof. Gianna Maione, nell’ambito del progetto Cinema Immagini per la scuola, di MiBc e MIM, con la partecipazione dell’Istituto Comprensivo di Sellia Marina e la direzione scientifica della Cineteca della Calabria.

Il progetto ha visto i ragazzi del Liceo Artistico di Catanzaro realizzare un documentario, seguendo la lezione del grande regista Vittorio De Seta, sui bambini extracomunitari dell’Istituto Comprensivo di Sellia Marina, Comune calabrese che ha il 10% di residenti stranieri. A coordinare il gruppo di lavoro, il responsabile della Cineteca della Calabria Eugenio Attanasio, insieme a Nicola Carvello e a Salvatore Paravati.

E poi  il volume Tony Gaudio cinematographer/Una storia ritrovata, una elegante pubblicazione di quasi 300 pagine, curata da Eugenio Attanasio e Mariarosaria Donato con la collaborazione di Antonio Renda per l’elaborazione delle immagini, Guglielmo Sirianni per la grafica e Raffaele Cardamone per i testi.

La pubblicazione si inserisce nel filone di opere che la Cineteca dedica ai grandi personaggi calabresi del cinema, iniziato con Elio Ruffo/tempo di Cinema e proseguito con Vittorio De Seta/ Lettere dal Sud e Francesco Misiano/Cinema e Rivoluzione, presentati presso i maggiori Festival e le più importanti strutture nazionali, e che ora ritorna al  Salone Internazionale del Libro di Torino. Questa pubblicazione raccoglie una serie di  articoli e foto, pubblicati prevalentemente da e su Tony Gaudio sulla prestigiosa rivista American Cinematographer, organo dell’Associazione dei Direttori della Fotografia della quale fu socio, fondatore e anche presidente, a dimostrazione della grandezza del personaggio, ancora non del tutto conosciuto dal grande pubblico.

Unitamente a queste traduzioni, per accompagnare il lettore in questo percorso di scoperta e di riscoperta, ci sono i cineromanzi, alcuni originali, altri ricostruiti e restaurati, dei film piú significativi nei quali ha lavorato. Il fondatore e presidente del Premio Mar Jonio, Luigi Stanizzi, ricordando che il regista Eugenio Attanasio ha ricevuto prestigiosissimi riconoscimenti in ambito nazionale ed internazionale, mette ancora una volta in rilievo l’incessante attività culturale di Attanasio che, fra gli altri meriti, ha quello di scoprire e valorizzare rare personalità della nostra terra,  purtroppo trascurate –  se non addirittura dimenticate – nonostante abbiamo dato lustro alla Calabria in tutto il mondo, come Francesco Misiano, Tony Gaudio, Giuseppe Gangale, Vittorio De Seta.

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