Cioccolato sì o no? 10 ragioni per ‘peccare con gusto’
5 min di letturaL’immunologo e la nutrizionista fanno luce sulle doti del ‘cibo degli dei’
Sono davvero poche le persone a cui non piace il cioccolato. Non solo a Pasqua.
“E’ il più sublime peccato di gola per oltre la metà degli italiani, che ne consumano a testa ogni anno circa 4 chili. E’ una delizia prelibata da oltre 3.000 anni, da quando le più antiche civiltà dell’America Latina lo scoprirono e poi i Maya lo tramandarono. Il cioccolato è ricavato dai semi della pianta del cacao, il cui nome scientifico Theobroma cacao, dato da Linneo nel ‘600, significa essenzialmente ‘cibo degli dei’. Che è tutto dire”.
Così all’Adnkronos Salute l’immunologo Mauro Minelli, coordinatore per il Sud Italia della Fondazione per la medicina personalizzata, e per l’aspetto nutrizionale la biologa nutrizionista Dominga Maio, che fanno il punto sul cioccolato, dettando le 10 buone ragioni per ‘peccare con gusto’.
Il cioccolato “contiene fosforo, potassio, polifenoli, acido oleico e linoleico, tutti ingredienti preziosi per il nostro organismo, che tuttavia sortiscono i tanti benefici di cui il cioccolato è capace solo a patto che questo alimento venga mangiato in quantità moderate e a bassa frequenza giornaliera – spiegano l’immunologo e la nutrizionista – Per quanto ricorrenti siano le dolci suggestioni fornite dalla letteratura e dalla cinematografia sull’effetto consolatorio dei barattoli di crema al cioccolato divorati per riempire voragini affettive, un’analisi ragionata sul consumo giornaliero di circa 30 grammi di cioccolato fondente (anche detto ‘cioccolato amaro’ o ‘cioccolato nero’), cioè dotato di una concentrazione minima di cacao del 70%, ci conferma che questo alimento ‘divino’ è capace di apportare al nostro organismo una lunga lista di benefici”.
Ecco quindi le 10 buone ragioni per consumare il cioccolato, in modo corretto e senza pentimenti:
1) Benefico per il cuore e il sistema circolatorio: un quadratino di cioccolato al giorno contribuisce a mantenere in buona salute la parete delle arterie, abbassa la pressione sanguigna e, grazie agli antiossidanti di cui è dotato, può contribuire a ridurre il rischio di accidenti vascolari (ictus o infarti);
2) Previene l’obesità: il cacao amaro, in forza del suo ricco contenuto di proteine, grassi e fibre, certamente aiuta a tenere basso l’indice glicemico di uno snack;
3) Effetto antiossidante: il cioccolato fondente è un’autentica miniera di polifenoli e flavonoidi tra i quali va menzionata l’epicatechina le cui proprietà benefiche, correlate alla capacità di proteggere le cellule dall’azione dannosa dei radicali liberi, risultano particolarmente efficaci nei confronti di malattie cardiovascolari e tumorali.
4) Fa bene all’umore: la presenza, nel cioccolato fondente, di una buona concentrazione di aminoacidi aromatici ad azione ‘antidepressiva’ come il triptofano, la fenilanina, la tirosina, incrementa i livelli circolanti di neurotrasmettitori tra i quali la serotonina la cui aumentata disponibilità genera buon umore, riduce ansia e aggressività, aumenta i livelli di attenzione, attenua i mal di testa;
5) Contrasta il colesterolo: il cioccolato amaro puro, dunque non addizionato a dolci o zuccheri, contiene, tra gli altri, acido oleico, lo stesso acido grasso monoinsaturo presente nell’olio d’oliva e in grado di tenere bassi i livelli di colesterolo totale e di colesterolo Ldl, meglio conosciuto come colesterolo ‘cattivo’, innalzando invece i livelli del colesterolo ‘buono’ Hdl;
6) Amico della memoria: in ragione dell’abbondante contenuto in fosforo (0,76 grammi ogni etto di cacao in polvere), pari a circa il doppio di quello contenuto nel pesce, e grazie alla teobromina, alcaloide purinico appartenente, insieme alla caffeina e alla teofillina del tè, al gruppo delle metilxantine, il cioccolato ci aiuta a restare svegli e concentrati, rendendoci più tolleranti alla fatica.
7) Rimedio goloso contro la tosse: la teobromina, inibendo le terminazioni del nervo vago capace di indurre la tosse quando sollecitato, sembrerebbe funzionare come rimedio anti-tosse molto meglio della più canonica codeina. Tra l’altro, la viscosità del cioccolato fondente consentirebbe a quest’ultimo di avvolgere, proteggendole, le suddette terminazioni nervose rendendole molto meno esposte agli stimoli tussigeni;
8) Fonte di ferro: per contrastare gli stati anemici ferro-carenziali il cioccolato potrebbe essere un buon rimedio, soprattutto se si sceglie quello con bassa percentuale di tannini, come il cioccolato ottenuto dalle fave di cacao dell’Ecuador o del Venezuela, dal sapore gradevole e dolcigno.
9) Stimola la chimica dell’amore: il cacao amaro, grazie alla feniletilamina, stimola la produzione di endorfine, responsabili di quelle sensazioni di benessere ed euforia che generalmente si accompagnano alla fase preliminare dell’innamoramento, quella delle ‘farfalle nello stomaco’. Tra l’altro, il cioccolato è anche è l’unico alimento in natura che contiene l’anandamide, la molecola della ‘beatitudine’, endocannabinoide naturale di recente individuazione, prodotto anche dalle nostre cellule cerebrali ed in grado di agire sui meccanismi dell’eccitazione, del piacere, del desiderio sessuale;
10) Effetto prebiotico: diverse specie microbiche intestinali, come ad esempio Escherichia coli, Bifidobacterium sp., Lactobacillus sp., Bacteroides sp., Eubacterium sp. trasformano i polifenoli del cacao, rigorosamente amaro, in piccoli composti bioattivi che hanno la capacità di influenzare positivamente le attività complessive del microbiota e di essere anche meglio assorbiti nella circolazione sistemica rispetto ai glucosidi prodotti nella parte superiore del tratto gastrointestinale.
Non manca tuttavia qualche controindicazione al consumo di cioccolato. L’immunologo e la nutrizionista evidenziano tre punti: 1) Attenzione agli ossalati: eccedere nel consumo di cioccolato potrebbe nuocere alla salute delle ossa, in quanto impedirebbe l’assorbimento del calcio; 2) Occhio alle allergie: purtroppo il cioccolato, in ragione della sua intrinseca capacità di liberare istamina, è pressoché bandito dalle diete degli allergici, tanto più se sensibili al nichel, considerando le elevate quantità di metallo in esso contenute; 3) Tanta felicità fa male alla testa: alcune ricerche hanno evidenziato che chi mangia costantemente cioccolato fondente presenta un aumento dell’emicrania, effetto verosimilmente correlato al contenuto di tiramina, istamina e fenilalanina nel cacao.