Circolo Arci Mediterraneo: “Se il PD supera a destra anche la Lega”
3 min di letturaL’Associazione Circolo Arci Mediterraneo sul Decreto Minniti e Decreto Sicurezza, oggetto di discussione politica e sociale di questi ultimi giorni.
“Nei giorni scorsi sono stati presentati dal governo due decreti: il Decreto Sicurezza e il cosiddetto Decreto Minniti sull’accelerazione dei procedimenti in materia di protezione internazionale. – scrive in una nota il Circolo Arci Mediterraneo – Entrambi i decreti, cavalcando il più becero populismo di destra, altro non fanno che colpire le fasce più deboli della popolazione evitando come sempre di affrontare i problemi alla radice.
L’idea è quella di giocare sullo stesso livello delle destre razziste e xenofobe, che tanto di moda vanno in questo periodo.
Se da una parte si rincorre il modello di sindaco sceriffo, tanto caro a Maroni, dall’altra si crede di poter risolvere il problema delle migrazioni, riaprendo i Centri di Espulsione, rinominandoli in maniera alternativa ma mantenendo la sostanza e in più togliendo diritti ai richiedenti asilo, arrivando a cancellare un grado di appello nei ricorsi, in barba a qualsivoglia garanzia costituzionale.”
“Entrambi i decreti – continua – hanno una natura palesemente classista e anche se a qualcuno il termine potrà sembrare vetero e superato, il perché è straordinariamente evidente.
Un sindaco che ha facoltà di emettere DASPO in nome del decoro urbano e delle quiete pubblica, equivale ad avere il diritto di criminalizzare arbitrariamente emarginati, giovani e migranti a favore dei salotti buoni delle città, perché il problema sono le scritte sui muri, qualche ubriaco o i senzatetto, ma non la mafia dilagante e la corruzione omertosa.
Non è un caso se tutte le più importanti associazioni culturali ed umanitarie del nostro paese stanno manifestando il loro dissenso verso entrambi i decreti e non è sempre un caso che dai banchi della destra arrivino i maggiori consensi verso questi due provvedimenti.
Questo governo e il suo partito di maggioranza continuano a mostrare giorno dopo giorno sempre di più il loro vero volto. Il disagio sociale come problema da affrontare non attraverso reali politiche di welfare e di accoglienza, ma tramite la repressione.”
“È necessaria più che mai una risposta democratica, – sottolinea l’Associazione – così come non è più rimandabile la ricomposizione di una sinistra sociale e politica, che riparta dagli ultimi e che sia partigiana e non più confinata al limbo delle idee.
Le risposte autoritarie nei periodo di crisi non possono che rimandare ai periodi più bui della nostra storia ed il vento che arriva dall’Europa aumenta sensibilmente questa preoccupazione.
Per questo come Circolo Arci Mediterraneo ci opponiamo fermamente a questa deriva ed invitiamo tutte le realtà democratiche del nostro territorio a fare fronte comune e dare una risposta forte e concreta.”