Cittanova. In un anno catturate 320 ‘vacche sacre’ della ‘ndrangheta
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Le vacche sacre in un uliveto
CITTANOVA. In poco meno di un anno sono state 320 le “vacche sacre”, i bovini cioè vaganti nelle campagne del reggino, con pesanti conseguenze per l’agricoltura e la sicurezza stradale, gestiti da cosche della ‘ndrangheta, catturate grazie alla task force coordinata dal Commissariato di Cittanova della Polizia di Stato, con l’ausilio della Polizia provinciale e dei carabinieri forestale.
Il fenomeno delle “vacche sacre” ebbe origine negli anni ’80 quando a Cittanova i proprietari abbandonarono gli animali sul territorio dopo lo scoppio di una faida tra alcune cosche della ‘ndrangheta a causa della quale molti affiliati furono uccisi ed altri si resero irreperibili o furono arrestati, lasciando così gli animali allo stato brado. Nessuno degli agricoltori e degli automobilisti incappati nelle “vacche sacre”, tranne rare eccezioni, ha mai osato ribellarsi di fronte a questa situazione, nel timore di possibili conseguenze. Da qui la denominazione data agli animali.