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Classi soppresse dei corsi serali, la solidarietà dei Partigiani della scuola pubblica

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I Psp manifestano tutta la loro solidarietà agli adulti che non potranno iscriversi al serale dell’istituto Einaudi di Lamezia Terme.

Nota stampa: “Apprendiamo con profondo rammarico che quest’anno l’Atp di Catanzaro ha riconfermato le stesse classi dell’anno scorso: una terza e una quinta. Sembra ne siano state chieste quattro e attribuite solo due. Mentre altrove leggiamo di ben 180 studenti, ma i conti non tornano in quanto le 4 classi richieste dovrebbero essere composte da 45 alunni ciascuna. Ci preme però, al di là dei numeri, parlare del serale.

Ripercorrendo a ritroso la sua storia si scoprirà che  si trattava di una bellissima realtà, quella del serale Einaudi: Studenti-Lavoratori che coniugavano meravigliosamente il diritto allo studio col dovere di contribuire allo sviluppo economico della collettività, in un’ottica pienamente rispettosa della Costituzione; docenti che li apprezzavano e li sostenevano, con risultati eccellenti, volti non solo a far riprendere loro confidenza con i testi scolastici, ma anche con realtà altrimenti per tanti di loro impensabili, come le magiche atmosfere di teatro e librerie; un ambiente affiatato e costruito con sacrifici, anche economici dei docenti che lo hanno visto nascere e crescere negli anni fino al boom di ben 7 classi.

L’Ipssar Einaudi

Purtroppo è da un po’ di anni che stiamo assistendo al declino di un istituto, il dramma non si “consuma” certo in una richiesta di organico non soddisfatta: prima degli Studenti delusi oggi, ce ne sono stati tanti altri, che nel corso degli ultimi anni scolastici si sono visti rifiutare l’iscrizione, forse perché nel serale non si credeva e sul serale non si puntava più. La perdita delle classi del serale come di un intero indirizzo commerciale hanno fatto da contraltare alla scomparsa, solo negli ultimi tre anni, di ben 17 cattedre, senza contare le tante altre ore perse che hanno costretto molti docenti al completamento della loro cattedra in altri istituti.

Basti pensare che, nel giro di soli 7 anni, si sono persi circa 300 studenti e solo la recente normativa che ha abbassato da 600 a 500 il numero di alunni necessari per conservare l’autonomia, ha evitato che l’istituto venisse dato in reggenza. Anche la drastica riduzione delle classi e, conseguentemente, delle cattedre è oggetto di un’interrogazione parlamentare come di richieste di visite ispettive. Da ultimo, nessuno si è ancora domandato come mai, solo quest’anno, siano state presentate circa una decina di domande di trasferimento da parte dei docenti. Per cui ci chiediamo: dove sono stati alcuni sindacati in tutto questo tempo?

Quindi, ferma restando la massima solidarietà per gli Studenti, i PSP dicono no all’indignazione dell’ultimo minuto e alla deresponsabilizzazione di chi ha permesso che si arrivasse a questo punto”. 

 

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