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Coldiretti: Glifosato Zero attuato dalla Regione è una scelta vincente

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Dopo le denunce di Coldiretti sul grano canadese al glifosato arriva l’indagine di “Le Monde”.

Comunicato Stampa

Molinaro: quando si unisce coraggio e visione lungimirante i risultati arrivano

“Dopo le denunce di Coldiretti sul grano canadese al glifosato, non avevamo dubbi che le multinazionali avrebbero messo in campo tutti i loro soldi pur di affermare che il glifosato fa bene…alla salute. L’inchiesta di “Le Monde”, (Monsanto papers il gigante dei pesticidi sotto accusa) – commenta Molinaro Presidente di Coldiretti Calabria – sulle carte segrete del colosso dell’agrochimica mondiale che svela le strategie della multinazionale per screditare gli scienziati che ritengono i prodotti a base di glifosato pericolosi per la salute, invece dimostra il contrario. In questi anni, la multinazionale, ha cercato di dimostrare che il pesticida “glifosato” non è affatto cancerogeno e che, stando sempre a quanto riporta “Le Monde”, in particolare negli ultimi due anni, ha cercato di demolire l’autorevolezza di centri di ricerca importanti bollandoli come “scienza –spazzatura”. In Calabria – continua Molinaro – abbiamo guardato avanti e ora i fatti ci danno ragione.   La Regione Calabria ha proceduto all’aggiornamento dei Disciplinari di Produzione Integrata delle infestanti e Pratiche agronomiche. e questo significa che è stato bandito l’uso del diserbante “glifosato” e l’agricoltura Calabrese ha tutto da guadagnarci perché si qualifica sempre di più garante della sicurezza alimentare, conferma alti standard qualitativi e questo incide notevolmente sulla valorizzazione delle nostre produzioni. La delibera della Regione Calabria l’abbiamo fortemente richieste – sottolinea – e sta generando un futuro trasparente anche verso i cittadini -consumatori. “Glifosato zero” ci pone ai primi posti sempre di più quale territorio vocato al biologico e a produzioni di qualità eco-sostenibili e ci caratterizza come regione green un sicuro valore aggiunto da spendere efficacemente sul mercato. La messa al bando del’uso del diserbante “glifosato” segna inequivocabilmente un positivo effetto dirompente che le aziende agricole aderenti a “Campagna Amica, per l’alto valore che contiene, hanno immediatamente colto con produzioni ortofrutticole, fragole, cipolle, pomodori e zucchine, che possono fregiarsi del marchio “Gliphosate Zero. Dopotutto il PSR – prosegue – premia proprio l’agricoltura con i prodotti di qualità e realmente sostenibile nell’interesse della nostra salute e dell’ambiente”. I dati poi sul comparto sono eloquenti: 8787 aziende in regime di agricoltura biologica con una superficie complessiva di ha 160.164 ha e 984 le aziende in regime di agricoltura integrata per 18.593 ettari. Complessivamente queste aziende coltivano il 32 % della superficie agricola utilizzata. Sono numeri importanti che ci assicurano un vantaggio competitivo. “Quando si unisce coraggio e visione lungimirante – conclude Molinaro – i risultati arrivano”.

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