Colombo (Azione Identitaria) interviene sul PSC
3 min di letturaCon la bocciatura, da parte del Civico consesso, della mozione presentata dal consigliere Pasqualino Ruberto riguardante il Psc, Sindaco, Giunta e tutto il Consiglio comunale si sono assunti una responsabilità non di poco conto davanti a tutta una città per quello che sarà lo sviluppo non solo urbanistico di Lamezia per i prossimi vent’anni, ma anche sociale ed economico.
Trovo alquanto inusuale, oltre che aberrante che, in un’aula istituzionale per una mozione cosi importante presentata in maniera responsabile da parte di un consigliere su di uno strumento di rilevanza precipua per il futuro della città, si registri l’assenza nella discussione dell’assessore al ramo.
Quello che emerge evidente su questo Psc, il cui iter affonda ormai nella notte dei tempi, è la voglia da parte dell’amministrazione di volersi liberare di questa “patata bollente” seppur a carissimo prezzo, che sarà pagato da tutta la nostra comunità lametina .
Pur rimanendo nel fortissimo dubbio che questo Piano Strutturale Comunale venga approvato nei tempi stabiliti vorrei conoscere quali sostanziali novità e modifiche l’amministrazione ha apportato a questo strumento rispetto a quello redatto dal professor Crocioni che non teneva conto di molte cose e che permetteva di cementificare la città in alcune zone e ponendo inauditi vincoli in altre.
Io non ne vedo di cosi importanti e, come me, numerosi professionisti locali che hanno le giuste e dovute competenze per entrare nel merito tecnico della tematica, perché alla fine tutto ciò che forze politiche come la nostra ed ancora di più quelle presenti all’interno delle istituzioni e rappresentate dai consiglieri comunali che hanno dato e che continuano a dare il loro onesto contributo, possono esprimersi solo da un punto di vista politico della questione.
La verità è che, sia l’ass. Scavelli che tutta l’amministrazione comunale, vogliono approvare questo Psc, senza avere la minima consapevolezza che questo strumento, cosi come presentato, non produrrà alcuno sviluppo economico e distruggerà l’intero tessuto urbano e non ci sarà alcuna riqualificazione in questo senso.
Sfatiamo anche il fatto che un annullamento del Psc avrebbe portato ad ulteriori lungaggini per la presentazione e l’approvazione di uno strumento urbanistico ex novo, troppo spesso infatti vedo molti di questa amministrazione e maggioranza, rifugiarsi dietro alla burocrazia, quella stessa burocrazia che il sindaco in testa nella campagna elettorale, urlava di volere abbattere.
E’ vero che la città e la sua parte produttiva aspetta un nuovo ed importante strumento urbanistico come il Psc, ma il mancato coraggio avuto dal sindaco e dalla sua amministrazione rischierà di costare caro alla città per i prossimi 20 anni ed in futuro non avremo difficoltà a ricordare chi sono stati i responsabili di tutto ciò.
Igor Colombo
Coord. Regionale
AZIONE IDENTITARIA CALABRIA