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Comitato 4 gennaio: sindaco dia chiarimenti in Consiglio sul PSC

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Dopo 7 mesi dalla sottoscrizione il Sindaco di Lamezia Terme si accorge che 19 Sindaci del Comprensorio avevano sottoscritto un documento di impegno per l’istituzione del Distretto Turistico del Lametino per uno sviluppo comune, non solo turistico

Comunicato Stampa

Il Sindaco di Lamezia, come Comune capofila, avrebbe dovuto procedere ad una immediata convocazione della necessaria assemblea.

Invece ci son voluti sette mesi, richieste ufficiali protocollate, solleciti da tutti ed anche dal nostro Comitato.

Ora in questi giorni il Sindaco di Lamezia ha comunicato che provvederà alla convocazione dell’assemblea senza aggiungere un minimo di spiegazione ai Sindaci del 19 comuni sottoscrittori per il ritardo, ritenuto assolutamente ingiustificato e dannoso.

E’ una mancanza di attenzione e di rispetto verso le decisioni che riguardano tutti i Lametini.

Altro caso emblematico è quello dell’approvazione del PSC, contestata anche da noi come un salto all’indietro non utile alla Città ed anche in contrasto con lo sviluppo atteso.

Nei giorni scorsi sulla stampa è apparso un lungo articolo a pagina 15 del Quotidiano della Calabria dal titolo “PSC, entro aprile il via definitivo” in cui si può leggere che “dal PSC approvato emergerebbe che l’amministrazione comunale ha reso edificabile, con destinazione industriale, l’area di località Palazzo mentre ha mantenuto in zona agricola l’area su cui è ubicato un inceneritore” ed anche che “alla azienda di un consigliere comunale il PSC dovrebbe consentire la costruzione di un nuovo capannone di circa 5.000 mq in zona agricola”.

Nello stesso articolo si può leggere anche che “la posizione assunta dai consiglieri di opposizione non è stata caratterizzata da una limpida contrapposizione di chi dichiarando carente il piano, invece di votare contro, si è astenuto, e di chi al momento di votare ha abbandonato l’aula”.

Tornino in aula i consiglieri, la Giunta comunale ed il Sindaco e chiariscano alla Città quanto riportato dal citato organo di stampa, in particolare di che si tratta e se è vero quanto riferito a proposito di inceneritori, di capannoni, di possibile inquinamento delle falde acquifere.

Il Sindaco faccia chiarezza anche sulle motivazioni che hanno impedito la nomina dell’assessore al ramo.

La nostra Città, che annovera ripetute interruzioni delle amministrazioni comunali per inquinamenti, non ha bisogno di questi esempi e questa amministrazione comunale deve sentire la necessità di far chiarezza alla popolazione.

E lo faccia in Consiglio comunale, di fronte alla Città.

Il Presidente Basilio Perugini

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