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Commercio, prima assemblea per l’Ente Bilaterale di Catanzaro, Crotone e Vibo

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Commercio, prima assemblea per l’Ente Bilaterale di Catanzaro, Crotone e Vibo

Formazione e sostegno al reddito i due nodi fondamentali tra le linee programmatiche per il futuro dell’organismo che punta a raccogliere le specificità dei tre territori

Comunicato Stampa

Si è tenuta ieri la prima assemblea dell’Ente Bilaterale Interprovinciale del Commercio per le province di Catanzaro Crotone Vibo che vede come presidente Fortunato Lo Papa, segretario Fisascat Cisl Calabria. A prendere parte all’incontro il vice presidente Fernando Lo Bello, espressione di Confcommercio, il segretario della Filcams Armando Labonia, il segretario della Uil Tucs Saverio Scarpino e il segretario della Fisascat Catanzaro, Crotone e Vibo Antonio Bruno.  Presenti anche Pietro Falbo, presidente della Confcommercio di Catanzaro Crotone e Vibo, Giovanni Ferrarelli, direttore della Confcommercio di Catanzaro Crotone Vibo e Antonio Gregoriano, esponente della segreteria dell’ente.

Un incontro importante che ha avuto come scopo quello di individuare le linee programmatiche che tratteggeranno il futuro prossimo. In particolare, l’assemblea ha deciso di puntare alla valorizzazione del sostegno al reddito per i lavoratori in difficoltà a causa della pandemia, ma anche per le imprese che loro malgrado hanno continuato a garantire posti di lavoro.

Altro nodo fondamentale è stato quello della formazione, uno step fondamentale per riqualificare gli addetti del settore intendendo per formazione sia quella obbligatoria che specialistica in base alle esigenze del territorio e delle imprese.

L’ente sarà attivo anche tramite la commissione di conciliazione per le vertenze di lavoro individuali e collettive, piuttosto che per i parere di conformità sugli apprendistato.

«L’Ente Bilaterale Interprovinciale – ha affermato il presidente Lo Papa –  raggruppa le tre province e deve cercare di raccogliere e intercettare le specificità dei tre territori che costituiscono l’area centrale della Calabria. Sia al lavoratore che all’impresa bisogna dare lustro e questa è un’opportunità che la bilateralità può dare».

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