La Compagnia Lametina Vercillo conclude la Tournée Estiva nella magica atmosfera di Jacurso
3 min di letturaLa compagnia teatrale lametina G. Vercillo ha chiuso con successo la sua tournée estiva lo scorso 13 agosto nella suggestiva cornice del centro storico di Jacurso
L’evento ha regalato al pubblico una serata indimenticabile, impreziosita dalla scenografia, realizzata con maestria dall’attore e membro della compagnia, Pino Persico, che ha saputo incastonarsi perfettamente nel fascino architettonico e culturale di Jacurso.
Alle ore 21.30, si sono spente le luci della realtà per lasciare spazio alla luce scenica della commedia “L’Amico dei Sordi”, un’opera in due atti liberamente ispirata a Peppino De Filippo, diretta dal regista Raffaele Paonessa. La rappresentazione ha trasportato il pubblico in una storia carica di emozioni e riflessioni, incentrata sul personaggio di Don Ciccio, un uomo ossessionato dalla smania di controllo e potere. La sua avarizia non si manifesta solo nell’accumulo di denaro, ma si estende nel manipolare e dominare le vite dei suoi familiari. Questa tirannia domestica, alimentata dalla superstizione e dal desiderio di supremazia, si trasforma in un racconto tragicomico, dove la ricerca del dominio assoluto finisce per isolare Don Ciccio, portandolo a una lenta ma inesorabile presa di coscienza.
La commedia, attraverso toni ironici e riflessioni sottili, esplora le complessità dei legami familiari, offrendo uno sguardo profondo sull’importanza della libertà, della dignità umana e sulla futilità del potere quando non è accompagnato dall’amore e dalla comprensione. La rappresentazione ha condotto gli spettatori in un viaggio tra passato e presente, evocando le atmosfere familiari della Calabria degli anni ’50 e ’60, con tutte le sue sfumature linguistiche, le sue credenze popolari e la sua straordinaria ricchezza culturale.
Grazie a un accurato lavoro di recupero delle espressioni dialettali e della tradizione teatrale calabrese, unito all’ironia e alla brillantezza della scrittura ispirata ai grandi maestri del teatro come i fratelli De Filippo, la compagnia lametina ha dato vita non solo a una commedia, ma a un’opera di rilevanza culturale che ha saputo coinvolgere il pubblico per oltre due ore di spettacolo. Gli attori, con ritmi incalzanti e battute frizzanti, hanno saputo divertire e far riflettere, strappando applausi a scena aperta.
Al termine della rappresentazione, i saluti finali sono stati portati direttamente dal sindaco Ferdinando Serratore, che ha ringraziato la compagnia per l’ottimo lavoro svolto e ha sottolineato il legame di amicizia che lo unisce al gruppo, oltre a esprimere la sua gratitudine verso il numeroso pubblico che, per tutta l’estate, ha partecipato attivamente agli eventi culturali e teatrali del programma di Jacurso. Serratore ha ribadito l’importanza della cultura nel tessuto sociale, riconoscendo come il teatro riesca a suscitare profonde emozioni e a creare legami autentici tra le persone.
Il regista Raffaele Paonessa, visibilmente commosso, ha ringraziato a nome di tutta la compagnia, lodando la bellezza di recitare in un luogo così suggestivo come Jacurso e rimarcando come sia proprio attraverso il teatro che si instaurano rapporti d’amicizia e collaborazione straordinari, come quello con il sindaco Serratore. L’abbraccio fraterno che ha siglato la conclusione della serata è stato il simbolo di una tournée che, attraverso numerose tappe in tutta la Calabria, ha toccato i cuori degli spettatori e celebrato la passione per l’arte scenica.
Ora, con la stagione estiva che volge al termine, la compagnia lametina guarda al futuro con rinnovato entusiasmo, fra saluti e arrivederci. Il palcoscenico resta aperto, pronto ad accogliere nuove sfide e a scrivere altre storie umane, perché, come diceva Dario Fo, “Il teatro è una finestra aperta sulla vita, che ci offre una visione nuova, anche quando il futuro è avvolto nel mistero”. Le emozioni del viaggio teatrale sono scandite da un “tempo senza tempo”, che continua a ispirare, a vivere e a trasformarsi, anche quando le luci si spengono.