LameziaTerme.it

Il giornale della tua città



Comune Lamezia: la discarica sequestrata è di proprietà della Regione Calabria

2 min di lettura
Lamezia. Carabinieri sequestrano la discarica comunale

Un fermo immaggine tratto da un video dei carabinieri del Noe di Torino che hanno scoperto in un ex lanificio di Biella 5 mila tonnellate di rifiuti plastici stoccati in maniera abusiva. Erano riconducibili ad un?azienda operante nel campo del trattamento dei rifiuti in possesso di un?autorizzazione ritenuta quantomeno lacunosa. L'intera area, circa 10.000 mq, è stata sequestrata, compresi gli imballaggi plastici provenienti da siti industriali, in modo da imporre all?azienda la corretta gestione e stoccaggio dei materiali. ANSA/CARABINIERI EDITORIAL USE ONLY NOP SALES

In riferimento a quanto riportato dalla stampa in data odierna, che richiama una nota dell’arma dei carabinieri, la Lamezia Multiservizi S.p.A. precisa quanto segue:


La discarica sita in località Stretto di Lamezia Terme è un impianto pubblico di proprietà della Regione Calabria (non del Comune di Lamezia), gestito dalla Lamezia Multiservizi S.p.A. e chiuso ad agosto 2010.
La Regione Calabria per fronteggiare una grave situazione di emergenza rifiuti verificatasi in pieno periodo estivo, verificata la disponibilità di volume residuo conseguente all’assestamento dell’abbanco, ha disposto la riapertura della discarica giorno 14.08.2019, con provvedimento regionale nr.292844 del 13.08.2019.
La stessa Regione Calabria, per assicurare la corretta gestione della discarica, sentita l‘ARPACAL, con il provvedimento di riapertura ha impartito delle prescrizioni volte ad assicurare la corretta gestione, dando un termine di 30 giorni per ottemperarvi, sul presupposto che queste ultime non fossero ostative al corretto esercizio della discarica.
Il Comando Carabinieri per la Tutela Ambientale NOE di Catanzaro, a seguito di sopralluogo in data 26.08.2019 (trascorsi 14 giorni dalla riapertura) ha effettuato il sequestro dell’area a servizio della discarica ritenendo che non fosse garantita la corretta gestione in assenza dell’attuazione delle prescrizioni indicate dalla Regione, nonostante che non fossero ancora scaduti i 30 giorni indicati dalla Regione per ottemperarvi.
La Lamezia Multiservizi sospendeva l’attività di smaltimento autorizzata dalla Regione e avviava gli interventi di adeguamento delle aree in questione.
A seguito della richiesta di dissequestro da parte della Società, il Tribunale di Lamezia Terme, in base alle risultanze delle nuove verifiche effettuate dal NOE di Catanzaro unitamente all’ARPACAL, confermava il sequestro delle aree circostanti esteso anche alla discarica.
Da evidenziare che la discarica è rimasta in esercizio solo 12 giorni (dal 14 al 26 agosto), durante i quali sono stati smaltiti i sovvalli così come pianificato giornalmente dai competenti uffici regionali e nel pieno rispetto di quanto previsto nel provvedimento della stessa Regione. Pertanto la società ha operato correttamente, in sintonia con la Regione Calabria e il Comune di Lamezia, esclusivamente nell’interesse collettivo in una situazione di grave emergenza igienico sanitaria”.

Click to Hide Advanced Floating Content