Comune Lamezia, primi attriti tra il commissario prefettizio e le forze sindacali
2 min di letturaLAMEZIA. Acque agitate al Comune tra commissario prefettizio e organizzazioni sindacali. Col numero 81627 del 24 dicembre scorso è stata protocollata la comunicazione riguardante la “Contrattazione decentrata integrativa annualità 2018-2019-2020. Diffida ad adempiere”. A firmare la comunicazione diretta all’ufficiale di governo le forze sindacali di CislFp, UilFpl, Rsu.
A palazzo di città si parla di ‘sberleffo’ dei sindacati nei confronti del Commissario prefettizio, Giuseppe Priolo, chiamato a guidare la città dopo lo scioglimento del civico consesso per brogli elettorali. Il 23 dicembre si era tenuto un incontro negli uffici di via Perugini in occasione del quale il commissario Priolo aveva inteso salutare le rappresentanze sindacali e, per loro tramite, i dipendenti del Comune. Un incontro dai toni cordiali e distesi durante il quale il commissario aveva chiesto ai rappresentanti sindacali dei dipendenti comunali un abbassamento dei toni al fine di favorire la ripresta del dialogo e la condivisa individuazione di soluzioni possibili per i numerosi fronti di conflitto ancora aperti con l’Amministrazione comunale.
Ma ai toni cordiali e alle rassicurazioni di una manifesta volontà improntata a maggiore dialogo e collaborazione, espressa proprio durante l’incontro, è seguita, solo dopo poche ore, un’iniziativa che ha il sapore dello sberleffo istituzionale. Ovvero “la diffida per la contrattazione decentrata all’Amministrazione – notificata la mattina della vigilia di Natale – a convocare entro 5 dalla sua ricezione il tavolo della contrattazione decentrata”.
Dagli uffici di via Perugini fanno sapere che l’iniziativa sindacale, per toni e collocazione temporale, rappresenta un vero e proprio sgarbo istituzionale ad un commissario prefettizio che si è invece distinto già dalle prime ore del suo insediamento, per i toni pacati e per il garbo usato nei confronti delle istituzioni locali. Priolo ha infatti incontrato il presidente f.f. del Tribunale di Lamezia Terme, il procuratore della Repubblica, le Forze dell’ordine e il vescovo diocesano.