Il Comune di Montauro querela Le Iene
2 min di letturaA seguito del servizio di Giulio Golia per il programma televisivo Le Iene in merito alla presunta alta radioattività nella spiaggia del Comune di Montauro (CZ), è stata deposita dall’avvocato Armandolo Chirumbolo una denuncia-querela presso la Procura della Repubblica di Catanzaro.
Secondo quanto sostiene il legale, la notizia di un alto livello di inquinamento ambientale della spiaggia di Montauro, sarebbe priva di fondamento.
Inoltre, l’annuncio del giornalista Mediaset, avrebbe creato un notevole allarme sociale nella popolazione residente del luogo Calalunga/Pietragrande di Montauro nonché in tutta la regione.
La notizia avrebbe fatto scaturire allarmismi, agitazione e notevoli danni agli operatori del settore.
L’avvocato ha inoltre dichiarato che L’Arpacal ha effettuato nuove e accurate misurazioni delle zone intessere dalle quali si è rilevato che i livelli di radioattività della zona sono assolutamente nella norma, a differenza da quanto sostenuto dalle Iene.
Di seguito, pubblichiamo le parole dell’ avvovato riportate sulla pagina web dello stesso sito de “Le Iene”: «Quella interessata dai servizi de Le Iene è una zona molto turistica, un fiore all’occhiello della regione. Avvieremo, quindi, una azione di risarcimento danni in sede civile contro gli autori del programma. Dati alla mano, il mare e le belle spiagge di Montauro e di tutta la zona sono pulite e non inquinate.
I servizi in questione si fondano su fonti non ufficiali per cui, il danno all’immagine e all’economia della rinomata cittadina turistica, è consistente.
Considerato il riscontrabile travalicamento del limite della continenza sostanziale e formale nell’esposizione delle relative notizie, l’obiettivo eccesso dei termini usati, degli accostamenti per argomento e per immagini e della titolazione utilizzati al fine di ingenerare nel vasto pubblico di telespettatori il convincimento che nel territorio del Comune di Montauro vi sia inquinamento radioattivo, è giusto che il Comune di Montauro abbia deciso di agire per tutelare l’immagine, il decoro e l’economia del proprio territorio.»
Dalle denunce e polemiche in televisione si passerà, dunque, alle stanze del Tribunale.
Valeria Folino