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Conclusa rassegna Polo d’Autori al Rambaldi

3 min di lettura

Una legge inattuata, frutto di una mobilitazione collettiva arrivata fino a Bruxelles, che fino ad oggi ha dato poco o nulla dei risultati sperati

Parte da questa constatazione il saggio di Rosella Cerra “34%- La storia di una legge per il Sud – La questione meridionale a Bruxelles”, presentato al Polo Tecnologico “Carlo Rambaldi” di Lamezia Terme a conclusione della seconda edizione della rassegna “Polo d’Autori” coordinata dalla docente Teresa Sinopoli.

Nel corso dell’incontro, moderato dal giornalista Pasqualino Rettura, si è messa a fuoco, conversando con gli studenti, il centro della legge n.18 del 2017: prevedere per  la popolazione che vive al Sud, corrispondente al 34%, il diritto al 34% delle risorse in conto capitale.

Una legge che – spiega la Cerra – “nasce nel 2015, quando fu portata avanti una petizione che arrivò fino al Parlamento Europeo per chiedere la ripartizione delle risorse statali in conto capitale in proporzione alla popolazione residente nelle varie parti del Paese che, nel caso della popolazione del Sud Italia, corrisponde al 34%. La mancata attuazione di questa legge ha comportato perdite di posti di lavoro, come certificato dagli studi di istituti autorevoli come l’Eurispes e lo Svimez, e il perpetrarsi dell’ingiustizia plurisecolare che dura dall’Unità d’Italia e che vede il Mezzogiorno continuare a svuotarsi sotto tutti i punti di vista a favore del Nord”

La Cerra è stata l’ultima dei quattro autori calabresi che nel corso dell’anno scolastico hanno conversato con gli studenti di varie classi: Mimmo Gangemi con il libro “Il prezzo della carne”,  Elvira Fratto con “Il gioco del mandorlo”, Antonio Cannone con la sua inchiesta sull’assassinio degli Aversa “Quando la ‘ndrangheta sconfisse lo Stato” .

Non semplici presentazioni, ma momenti di discussione e confronto preceduti dalla lettura dei testi da parte degli studenti, riflessioni individuali e collettive, lavori grafici e video realizzati dai ragazzi per esprimere ciò che ogni libro consegna alla loro coscienza, attraverso la possibilità estremamente arricchente di conoscere l’autore e dialogare con lui. Un’iniziativa fortemente voluta dalla dirigente Anna Primavera per mettere al centro il valore insostituibile dei libri e della lettura nella formazione delle nuove generazioni

“L’entusiasmo dei ragazzi anche in questa seconda edizione di Polo d’Autore – dichiara la docente Sinopoli – ci stimola a proseguire su questo percorso che avvicina gli studenti al libro e agli autori della nostra terra, scrittori che raccontano drammi, speranze, difficoltà e opportunità di questo nostro territorio”.

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