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Concorso nazionale “Ercole Olivario”, premiate due aziende olivicole calabresi

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Tra le 12 etichette premiate in rappresentanza delle migliori produzioni di tutta Italia risultano l’oleificio Torchia di Tiriolo, in provincia di Catanzaro e l’azienda agricola La Valle di Salvatore Rota, San Mauro Marchesato in provincia di Crotone

comunicato stampa

Sono stati proclamati a Perugia, il 6 aprile scorso durante apposita cerimonia, i vincitori della XXXII edizione del Concorso Nazionale Ercole Olivario, organizzato da Unioncamere in collaborazione con la Camera di Commercio dell’Umbria e territorialmente con gli altri enti del sistema camerale, nonché con il Ministero dell’Agricoltura, del Mady in Italy e Agenzia ICE, allo scopo di esaltare e promuovere le migliori eccellenze olearie italiane.

Protagoniste, quest’anno, anche due imprese calabresi dell’area centrale. Tra le 12 etichette premiate in rappresentanza delle migliori produzioni di tutta Italia nelle due distinte categorie previste extravergine e oli extravergini certificati DOP/IGP, l’oleificio Torchia di Tiriolo, in provincia di Catanzaro, posizionatosi al secondo posto nella categoria “Extravergine Fruttato Intenso”, mentre nell’ambito dei 7 award speciali previsti in questa edizione, all’azienda agricola La Valle di Salvatore Rota, San Mauro Marchesato, provincia di Crotone, ex equo all’azienda agraria Riva del Garda di Riva del Garda  (TN), è stata attribuita la  “Menzione di Merito Impresa Digital Communication”.

Il presidente della Camera di Commercio di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia Pietro Falbo, nel congratularsi con le aziende vittoriose, sottolinea con soddisfazione «il contributo determinante dell’imprenditoria locale nella qualificazione di quel made in Italy che proprio nelle produzioni tipiche trova leva strategica anche per lo sviluppo del comparto produttivo ed economico dell’intero sistema Paese. Nello specifico – precisa Falbo – bisogna ricordare che il settore oleario, nel panorama della produzione agroalimentare italiana, ha un ruolo fondamentale non solo sotto l’aspetto economico ma anche identitario, costituendo manifestazione di cultura e tradizioni millenarie, rimaste integre nella loro valenza pur nella contaminazione dell’evoluzione tecnologica e digitale, e che soprattutto nei nostri territori trovano sintesi in quella dieta mediterranea che esprimiamo ed esportiamo in tutto il mondo come stile di vita sano all’insegna di qualità, gusto e genuinità. Anche in questa occasione, e ancora una volta, il dialogo che abbiamo attivato con il nostro sistema produttivo nel promuovere il concorso come opportunità di confronto e visibilità ha avuto effetti positivi per il territorio e risultati di successo per chi si è messo in gioco accettando la sfida».

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