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Confindustria e il verbale fantasma

3 min di lettura

Riteniamo importante notificare alcune situazioni, portandole a conoscenza del collettivo, un fatto ed un atto che ha solo la costruzione di una presa in giro, annullando la “verità” e modificandola senza alcuna parvenza di reale conclusione

Comunicato Stampa

Parliamo di un “verbale”, (termine improprio), fantasma, in cui nella sede catanzarese veniva revocato lo stato d’agitazione a seguito del protocollo di raffreddamento del 10/4/2019.

Facciamo un inciso confermando che su quel pezzo di carta non c’è la firma dell’UGL TA, analizziamo il ruolo di Confindustria e dei metodi utilizzati per far passare un qualche cosa di arbitrario:

Quale ruolo ha svolto per conto SACAL?

Mediazione?

Sondaggio delle possibilità?

Uso improprio della propria gestione con notizie falsate e fuorvianti?

Scopriamo un fatto che, forse in molti non conoscono; sul quale anche le altre sigle avrebbero dovuto intervenire, se la loro memoria  non è stata annullata e messa nel cestino delle cose dimenticate, la Confindustria e i suoi rappresentanti, sono parte comune di un sindacato aziendale, l’incontro era da considerare come un semplice approccio tra sigle per cercare di tracciare un percorso comune con proposte concrete per la soluzione dei problemi.

Un rapporto informale in cui non ha alcun valore il verbale, ma avrebbe dovuto essere indicato un relatore con lo scopo di riportare le parti del dialogo tra sigle. Irregolare anche la firma del foglio presenze, che si usa solo nei confronti con l’azienda e non tra sindacati.

Come segreteria provinciale, facciamo presente che l’UGL TA non ha concordato, firmato e sottoscritto, ne prima ne dopo, nessun foglio di carta (elettronico o meno)  riguardante l’incontro citato, ritenendolo anomalo e inesatto, come contrariamente affermato dal rappresentante di Confindustria al prefetto nell’incontro del 24/4/2019.

Per chiarezza e per ristabilire la verità reale e non quella delle illazioni, si chiede alla SACAL e alla CONFINDUSTRIA, di documentarci facendoci avere una copia di quel “foglio” con rispettiva relazione fatta al prefetto, in cui si evidenziano le firme di altre sigle, ma non la nostra. Facciamo presente che quello che è stato scritto non può essere ne un mistero ne, tanto meno, un protocollo da servizio segreto, evidentemente i ruoli e i rapporti tra OO.SS agli amici di confindustria, ancora, non sono chiari.

Ricordiamo inoltre la necessità di un incontro per cercare di realizzare, anche parzialmente, le richieste rimasta insolute.

Giuseppe Di Cello

Segretario Provinciale UGL TA Lamezia

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