Conflenti. Potabilità acqua: lettera aperta di un cittadino al sindaco Paola
2 min di letturaRiceviamo e pubblichiamo una lettera aperta di un lametino, Fiore Isabella, al sindaco di Conflenti Serafino Paola, in merito alla potabilità dell’acqua
Di seguito la missiva:
Signor Sindaco, Le scrivo come ex insegnante-educatore, oggi in pensione, per anni impegnato nei luoghi da Lei amministrati e, per via di mia madre, conflentese di derivazione genetica. Tutto ciò che accade, pertanto, a Conflenti e nei dintorni non mi lascia indifferente, anzi mi obbliga ad interloquire con Lei sulle tematiche contenute nel Suo ultimo comunicato, rassicurandoLa, però, che ciò che, da cittadino libero e a fronte alta, mi appresto a comunicarLe, è totalmente scevro da quelle che Lei definisce, in modo categorico e, mi permetta, anche sprezzante, inclinazioni a smanie esasperate di protagonismo. Ciò premesso, vorrei porre alla Sua attenzione alcuni aspetti richiamati dalla Sua narrazione, fortemente interconnessi sia nel merito che nel metodo:
- una giunta e un sindaco che interpretano correttamente le istanze dei cittadini, anche in riferimento alle istanze ritenute speciose e non congrue, rispondono, prima di interessare i prefetti, con un semplice atto di trasparenza e di buon senso, pubblicando gli esiti delle analisi sulla potabilità dell’acqua, ma, aggiungo, tutte le informazioni relative ad atti e deliberazioni di interesse pubblico, all’albo pretorio del Comune e a quello online, non trascurando, come è ormai prassi consolidata, la comunicazione sui social in uno spirito di disponibilità e di confronto;
- i cittadini tutti, compreso quelli che Lei liquida come potenziali utilizzatori “irresponsabili di questa delicata materia” hanno diritto per legge, e non per Sua volontà disponibile, ad essere informati, proprio per la delicatezza della materia, in modo esaustivo, trasparente e corretto;
- il coinvolgimento della popolazione, a fronte della “impossibilità dell’Amministrazione comunale di organizzare e gestire servizi di vigilanza dei siti sensibili quali condutture idriche e serbatoi…”.a porsi a tutela di un bene così importante come quello dell’acqua, comunicando e denunciando alle Autorità, tempestivamente, ogni presenza insolita in prossimità delle condutture e dei serbatoi comunali, è un atto insolito ed istituzionalmente destituito di fondamento.
Nel ringraziarla per l’attenzione che certamente mi dedicherà, La sollecito a riflettere sui suoi presunti timori che potrebbero essere fugati riallacciando con i suoi amministrati, soprattutto con quelli che non l’hanno votata, un rapporto di fiducia basato sulla mitezza e sull’ascolto.
Cordialmente,
Fiore Isabella