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Conte: “Bloccati tutti i licenziamenti fino a fine marzo”

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Lo stop ai licenziamenti andrà avanti fino al 21 marzo 2021 di pari passo con le ulteriori 12 settimane di Cig Covid che saranno finanziate con la prossima legge di bilancio

Nuove ore di cassa a cui le imprese, tutte, anche quelle che non hanno registrato una flessione di fatturato, potranno accedere gratuitamente senza più pagare quel contributo addizionale previsto dal Dl Agosto.

Si chiude così dopo un braccio di ferro che ha sfiorato lo sciopero generale l’accordo tra governo e Cgil, Cisl e Uil sugli ammortizzatori sociali necessari a fronteggiare la nuova grave situazione di contagio da Coronavirus del Paese. Un accordo che ‘soddisfa’ anche le aziende.

Chiave di volta dell’intesa proprio la gratuità della Cig e l’accoglimento di una delle richieste più puntute arrivate ieri nel corso del round dedicato al mondo imprenditoriale, Confindustria in testa. Una riunione in videoconferenza veloce,dunque, poco più di un’ora, iniziata alle 18,40 con uno slittamento di un’ora e mezza che non faceva presagire un accordo in tempi così brevi: e, invece, il tavolo con i leader di Cgil Cisl e Uil si apre, il premier Giuseppe Conte prende la parola, spiega di accogliere “integralmente” le richieste dei sindacati che restano di fatto ‘ammutoliti’ a tal punto che va in scena un vero e proprio siparietto. “Non vedo sorrisi né gesti di soddisfazione. Di più non potevamo fare. Osservazioni? Siete senza audio o senza parole?“. Risponde per tutti il leader Cgil, Maurizio Landini: “La seconda che ha detto presidente“.

Proroga dunque, spiega Conte “del blocco dei licenziamenti fino alla fine di marzo: affrontiamo la sfida della pandemia ma cercheremo di preservare i livelli occupazionali. Fino alla fine di marzo perciò sarà tutto bloccato. Offriamo un orizzonte certo a tutti i lavoratori italiani. Condividiamo il fatto che sia il momento di dare un segnale di sicurezza a tutto il mondo del lavoro”, prosegue sottolineando il fatto che il Paese “stia vivendo una situazione complessa, con tanta preoccupazione e sofferenza”. Per questo il governo, aggiunge, “ritiene di dover fare uno sforzo finanziario ulteriore e dare un messaggio a tutto il mondo lavorativo di certezza e sicurezza. Abbiamo meditato dai eri ad oggi con la Ragioneria, abbiamo fatto di conto e deciso un ulteriore sforzo dato il grave contesto di stress economico e finanziario”, conclude.

Ed è il ministro dello Sviluppo, Stefano Patuanelli a spiegare la dinamica dell’accordo. “Cig covid gratuita per le aziende è un supporto fondamentale frutto del dialogo tra le parti”, sintetizza al termine. Ma la partita sull’occupazione si gioca anche su altri tavoli a cominciare da quello sulle politiche attive e la riforma degli ammortizzatori. Per questo è il ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo, ad annunciare come “già dalla prossima settimana sarà avviato il confronto con le parti sociali” sui temi in questione. Più che soddisfatti i sindacati che portano a casa non solo la nuova cig e lo stop ai licenziamenti ma anche la disponibilità del governo a calendarizzare una serie di incontri per discutere della Legge di Bilancio, dalla Sanità alla non autosufficienza, dalla riforma fiscale ai rinnovi dei contratti pubblici, dalle politiche industriali ai Fondi europei.

“È un buon risultato per le lavoratrici e i lavoratori e per il Paese”dicono unitariamente. “Il fatto di uscire stasera con un’intesa ci consente di affrontare le giornate complicate per il paese e nei luoghi di lavoro con uno spirito positivo”, commenta il leader Cisl Annamaria Furlan. “Scelta giusta” anche per il segretario generale Uil, Pierpaolo Bombardieri così come , annota il leader Cgil, Maurizio Landini, “avevamo bisogno di dare un messaggio e lo abbiamo dato”.

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