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Conte: solo controllando la curva epidemiologica riusciremo a controllare la pandemia

2 min di lettura
giuseppe conte

Confermata la chiusura dei ristoranti, bar, gelaterie e pasticcerie alle 18, aperti la domenica

Il premier Conte, come preannunciato, ha parlato alla nazione dopo aver firmato il nuovo DPCM.

Lo stesso primo ministro ha spiegato: “il dpcm di oggi è, come sempre, frutto di analisi lunghe ed approfondite, focalizzate sui dati della curva epidemica, costantemente in crescita e sullo stato di stress del SSN. Rt è ad 1.5, i nuovi positivi sono quasi 20mila al giorno ed il contact tracing è in difficoltà.

Solo controllando la curva epidemiologica, riusciremo a controllare la pandemia. Ciò significa scongiurare un secondo lockdown generalizzato, significa preservare la salute ma anche l’economia: di qui la necessità di introdurre misure più restrittive, in vigore da questa sera a mezzanotte al 24 novembre.

Locali come bar e pasticcerà chiusi alle 18, servizio al tavolo obbligatorio dopo tale orario. Limite di 4 persone al tavolo al ristorante.

Chiudono palestre, piscine, centri benessere e termali.

Stop agli sport da contatto e alle competizioni non di carattere nazionale.

Si incentiva e raccomanda fortemente lo smart working, così come la didattica a distanza nelle superiori che sarà minimo del 75%. Speriamo così di diminuire la pressione sui trasporti pubblici.

Non inseriamo il coprifuoco, ma raccomandiamo di non muoversi se non per motivi fondati.

Il paese è stremato, stanco da questa situazione. Sono al corrente della situazione di tanti lavoratori, che non possono contare su un’entrata fissa. Ma il governo prende un impegno con loro, a ristorarli con contributi su cui abbiamo ragionato e continueremo a ragionare insieme alle associazioni di categoria.

I rimborsi arriveranno tramite bonifico bancario sui conti correnti degli interessati, così come avremo detrazioni e misure di sostegno per affitti. Garantiamo la cassa integrazione, così come il bonus una tantum per i lavoratori stagionali.

L’UE ha stipulato contratti con le case farmaceutiche produttrici dei vaccini: ci auguriamo che nella prima parte di dicembre arrivino le prime dosi da somministrare alle categorie più fragili.

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