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Continua la guerra in Forza Italia, Tallini a Magno: “Sei confuso, vai in vacanza”

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continuna la querelle Tallini Magno-LameziaTermeit

CATANZARO. Continua a colpi di comunicati stampa la querelle in casa Forza Italia tra Mimmo Tallini e Mario Magno.

Quest’ultimo ha contestato la nomina del giovane lametino Francesco De Sarro seguito in vicecoordinatore provinciale del partito; un ruolo che era suo e a cui ha rinunciato nei giorni scorsi. Di seguito l’ennesimo attacco di Tallini a Magno:

“Purtroppo sono costretto, ancora una volta, a replicare sia pur a malincuore al fiume di esternazioni di Magno in aperta polemica col mondo intero. La mia non vuole essere una controreplica, anche se ho riscontrato che polemizzare con Magno chissà perché fa aumentare in maniera esponenziale le simpatie dei lametini nei miei riguardi, così come è accaduto in questi giorni”. Ad affermarlo è il consigliere regionale e coordinatore provinciale di Fi Catanzaro Mimmo Tallini.

 

“Mi piacerebbe – continua l’esponente forzista – fare con lui una serena riflessione per sdrammatizzare un po’ una realtà che egli purtroppo per via dei risentimenti non riesce ad analizzare con la necessaria lucidità. La confusione è tale da indurlo a cadere più volte in contraddizione. Infatti, nella sua lacunosa analisi politica, da una parte sostiene di essere stato corretto anche dopo la sua mancata candidatura, dall’altra ammette pubblicamente e ingenuamente di essersi limitato a contestare per tale motivo il partito regionale e provinciale. Altra contraddizione: Magno, per esempio, non spiega le ragioni per cui – visto che sembrerebbe non condividere nulla del mio operato – come mai se ne sia accorto solo ora dopo anni di leale collaborazione e comunque solo dopo la sua mancata candidatura. Altra contraddizione, che Magno dovrebbe spiegare, è per quale ragione i suoi “amici” pur in presenza di tante controindicazioni hanno potuto aderire a Forza Italia senza quel particolare rigore che oggi invece invoca nei confronti di De Sarro e di altri giovani.

Tallini-LameziaTermeit

Dichiara poi di non essere giustizialista e pretende che Francesco De Sarro risponda di responsabilità di atti che riguardano esclusivamente i suoi parenti. Potrei inoltre chiedergli cosa sia accaduto in merito alla sua mancata candidatura atteso che la dava per scontata; vorremmo sapere chi, per esempio, gliel’aveva garantita e per quale motivo nei momenti decisivi nessuno ne abbia mai parlato. Alla fine, Magno nel suo lungo sproloquio, a corto di argomenti, la butta come al solito sul campanile e su presunti e mai dimostrati atti di prevaricazioni che verrebbero perpetrati verso la classe dirigente lametina da esponenti del partito del capoluogo, tentando in tal modo di far leva sull’orgoglio dei lametini, che invece si sono dimostrati in ogni circostanza, più intelligenti di quanto lui ritenesse, al punto da non aver mai creduto alle sue “favole”. Magno, ancora, spara sulla classe dirigente del partito per gli scarsi risultati ottenuti in Calabria e in provincia di Catanzaro senza alcuna cognizione: Magno ignora probabilmente che la Calabria è stata la regione d’Italia in cui Forza Italia ha raggiunto la percentuale più alta e che Catanzaro è tra i capoluoghi d’Italia che ha dato più voti e percentuali al partito”.

“Infine – conclude Tallini –, vorrei ricordare a Magno che la mia vicinanza all’amministrazione guidata da Paolo Mascaro è stata sempre leale e sincera e non strumentale, al contrario di lui, che non la sostenne nemmeno in campagna elettorale. Mi fa piacere, invece, l’impegno di Magno sul futuro e spero che porti all’interno del partito tanta gente; spero ancora, nonostante il mio scetticismo, che riesca a garantire tante liste come dice per le future elezioni amministrative di Lamezia con candidati “garantiti e certificati”; gli ricordo, inoltre, che il sottoscritto non ha mai interferito in alcun modo sulla composizione delle liste della coalizione di Paolo Mascaro.

Infine, vorrei ricordare che anche io ho fatto alle ultime elezioni politiche una candidatura di servizio. Non ho vinto, ma non ho cercato alibi o giustificazioni. Ho rispettato l’esito elettorale e chi non mi ha votato e ho continuato a lavorare per il partito comprendendo soprattutto le ragioni che hanno indotto tanti elettori a esprimere un voto di protesta. Un Magno, in definitiva, in totale confusione, a cui consiglierei una vacanza estiva rilassante”.

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