Coordinamento 19 Marzo: segnali positivi dalla Regione
5 min di letturaSi è svolto ieri pomeriggio l’incontro di circa tre ore tra la Regione, i Sindaci di Lamezia Terme Paolo Mascaro, San Mango d’Aquino Leopoldo Chieffallo, San Pietro a Maida Pietro Putame, Nocera Terinese Fernanda Gigliotti, il Direttore Generale dell’A.S.P. di Catanzaro Giuseppe Perri ed il coordinamento 19 marzo.
Impossibile non notare l’assenza del Presidente Mario Oliverio, nonostante l’apprezzata presenza del Delegato alla Sanità della Regione Calabria dott. Franco Pacenza e del Consigliere regionale Antonio Scalzo oltre che del neo (dall’1 agosto) Direttore Dipartimento Tutela della Salute e Politiche Sanitarie Bruno Zito.
Oggetto più particolare della riunione è stato l’Ospedale Giovanni Paolo II e la Sanità di Lamezia Terme e dell’hinterland importantissimo. A prendere subito la parola è stato l’On. Pacenza il quale ha subito inteso sottolineare la difficile situazione che ormai da circa un decennio riguarda la Calabria intera, con un bilancio 2017 che, anche dal punto di vista economico, chiuderà sicuramente in negativo.
Il Presidente Oliverio ha avuto quel rossore in volto che ormai conosciamo bene tutti a ragion veduta, considerando la fallimentare gestione commissariale dal 2009. È stato evidenziato e riconosciuto il territorio di cui ieri si intendeva discutere come “area vasta” ed apprezzabile di una più importante considerazione: intervento apprezzato dal coordinamento. Poi hanno preso parola prima il D.G. Perri ed il Sindaco Mascaro dopo.
Il primo ha voluto subito rimarcare l’importante continua e proficua comunicazione tra lo stesso ed il coordinamento 19 marzo, dato che ritiene e riterrà sempre importante nel prosieguo del suo operato. A fare da cardine dell’incontro è stata la Piattaforma di rivendicazione stilata dal coordinamento 19 marzo; nello specifico, lui ed il Sindaco Mascaro poi, hanno evidenziato intanto il positivo avanzamento dei lavori nel nosocomio Giovanni Paolo II che sta vedendo: scadere anche il Bando relativo alla figura di Primario del reparto di Chirurgia Generale ormai per fine novembre; avvicinarsi l’inaugurazione del Centro Salute Mentale con annesso centro diurno e del Centro Unico Vaccinazioni (del primo prevista per febbraio 2018 e del secondo per marzo-aprile) nella struttura di colle Sant’Antonio.
Il secondo ha poi richiesto risposte relativamente alla presenza di tre servizi di emodinamica su CZ e neanche una a Lamezia – sottolineando che non si chiede di togliere nulla al capoluogo se fosse sostenibile una quarta apertura – ed al Centro Protesi INAIL che quindi sarà destinato a centro di impianto protesi e connessa riabilitazione intensiva, attendendo che si concluda la procedura concorsuale per il personale fisiatra e la sua assunzione.
Le novità più importanti riportate dal Dott. Perri sono state comunque relative al ravvedimento da parte della struttura commissariale circa la chiusura del reparto di Malattie Infettive, che dunque dovrebbe riaprire almeno come struttura semplice dipartimentale con 10 posti letto (questo è la bozza di progetto attuale) e la prima previsione di spesa dei 20 mln di euro da adoperare soprattutto per adeguamento funzionale e miglioramento tecnologico del nosocomio.
Ancora dopo ha preso parola Armando Cavaliere, il quale ha voluto intanto sottoscrivere quanto detto prima dal Sindaco Mascaro e dal D.G. Perri sulla collaborazione reale con il coordinamento e chiedere, approfittando della presenza del Delegato Pacenza, novità sui LEA, dato importante ai fini della chiusura dell’epoca commissariale (e situazione ancora negativa che non permette di ricevere “premialità”), della posizione della Regione sulla prossima apertura del Centro Protesi (ricevendo come risposta la previsione dell’apertura per il prossimo marzo-aprile) e, a riprova del fatto che anche se non scritta nel documento stilato a luglio scorso non passa in secondo piano, circa la TIN a Lamezia Terme.
Importantissimi passi avanti sembrano condivisi per quanto riguarda il Centro traumatologico ortopedico. Ad intervenire dando ulteriori importanti spunti e richiedendo risposte positive sulla Sanità da parte della Regione, confermando la spinta da parte dei Comuni, sono stati i Sindaci Chieffallo, Putame e Gigliotti: il primo chiedendo che si realizzi una “Sanità più umana” e vedendo di buon occhio, come già il Sindaco di Nocera, una ormai necessaria forte forma di protesta rispetto a Palazzo Chigi; il secondo sottolineando la necessità di un intervento dal punto di vista della prevenzione ed auspicando presto la fine della querelle tra il Commissario Scura ed il Presidente della Regione; la terza auspicando soprattutto una più intensa vicinanza verso chi necessita di maggiore attenzione nei cui confronti soprattutto i Comuni, da un punto di vista sociale, fanno anche più di quello che potrebbero, oltre che sottolineare l’importanza di una delocalizzazione dei servizi ospedalieri anche nel suo Comune, anche per una funzione di filtro in ospedale.
Il Sindaco Gigliotti ha poi voluto risvegliare una volontà di “ritorno di cervelli” che però resta collegata a quanto sarà l’intervento che inizierà il suo iter già dalla prossima settimana grazie ad una collaborazione in merito tra il D.G. Perri e il Direttore Zito: l’ammodernamento delle sale operatorie volendo così rendere più “attrattivo” il nosocomio di Lamezia per quei medici che volessero aspirare a lavorarci.
Quanto all’hospice si è evidenziata l’assoluta necessità di averla a Lamezia, per come tra l’altro già previsto da provvedimenti commissariali, e presente invece a Catanzaro ed a Sant’Andrea dello Ionio.
Insomma, riconoscimenti positivi dal Delegato alla Sanità Franco Pacienza nei confronti di Lamezia Terme anche utili al futuro, ma dalla politica ci si aspetta ancora di più.
Le parti si sono lasciate con l’impegno di rivedersi entro la fine dell’anno e la volontà di rendere permanente questo tavolo tecnico-sociale. Dal prossimo incontro si spera di avere risposte ancora più dettagliate rispetto a quanto portato ieri.
Il coordinamento continuerà a portare avanti, nonostante i sacrifici e le difficoltà, quanto fatto fino ad ora per la Sanità lametina e del suo hinterland: soprattutto questo ha sottolineato Oscar Branca.