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Coordinamento Sanità 19 Marzo contrario all’azienda unica ospedaliera

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ospedale lamezia

Sulla prossima (ancora possibile) unificazione dell’Azienda universitaria Mater Domini con l’Azienda ospedaliera Pugliese-Ciaccio continuiamo ad esprimere forti perplessità

Comunicato Stampa

La terza commissione regionale su “Sanità, attività sociali, culturali e formative” ha dato il suo “via libera” alla proposta di legge. Ancora maggiori i dubbi sulla fattibilità oltre che sulla convenienza in termini di funzioni, servizi e sull’aspetto economico, della operazione per Lamezia Terme.

Abbiamo intanto richiesto un appuntamento, tramite il Direttore Sanitario Antonio Gallucci, al neo Direttore Generale Fico e speriamo di avere presto risposta.

Non che abbiano obblighi nei nostri confronti, ma come sempre riteniamo che, soprattutto per un passo di questo tipo, la popolazione abbia anche diritto ad avere chiarite le questioni che non preoccupano solo noi, ma sembrano derivare anche dall’On. D’Ippolito, con quest’ultimo dichiaratosi contrario alla fusione (con o senza il Giovanni Paolo II) anche con la precedente gestione commissariale.

Soprattutto speriamo di poter parlare presto con il neo Commissario Gen. Cotticelli, che per la verità (dalle dichiarazioni che leggiamo) non sembra molto sfavorevole alla conclusione del progetto.

Precisamente, sull’ingresso del P.O. di Lamezia Terme, Giovanni Paolo II, poi, riteniamo che dovrebbe essere necessario fin da subito vedere in prospettiva quale ruolo dovrebbe avere nel complesso che si vuole creare. Dalla Regione – che non ci ha voluti più incontrare – troppi proclami generici.

Nella proposta di legge n. 365 del 2018, all’art. 1, comma 4, nonché nella relazione allegata si legge semplicemente che nelle more del complessivo riordino organizzativo del sistema delle Aziende del servizio sanitario regionale il protocollo d’intesa (che dovrà adottare la Giunta regionale entro 90 giorni dall’entrata in vigore della Legge) prevederà l’integrazione del P.O. Giovanni Paolo II con l’A.O.U. Materi Domini-Pugliese Ciaccio.

Dopo tutto il tempo occorso affinché si procedesse ad avere un Atto aziendale, le nomine dei Primari e quanto fatto contenuto nella Piattaforma di rivendicazione condivisa con Sindaci interessati, non è possibile mettere in discussione neanche uno dei punti realizzati, o ritardarne altri(!).

Ci si concentri, piuttosto, a far arrivare i “famosi” 20 milioni che ancora si aspettano.

La palla ora passa ad un Consiglio regionale quasi in scadenza ed all’interno del quale la maggioranza ci sembra tutt’altro che unita e, di conseguenza, non propriamente legittimato dal punto di vista sostanziale a porre in essere scelte di questa natura.

I passi imprescindibili ed urgenti sono ben altri e questa unificazione non è assolutamente necessaria alla realizzazione di questi.

Coordinamento Sanità 19 Marzo

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