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Resistenza, minacce e detenzione di stupefacenti: due arresti a Corigliano-Rossano

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Polizia di Stato

Polizia di Stato

Due arresti a Corigliano-Rossano

Comunicato stampa:

Continua è l’azione di contrasto al fenomeno della criminalità, da parte della Polizia di Stato, nell’area del comune di Corigliano-Rossano, con controlli straordinari costanti voluti dal Questore della Provincia di Cosenza dr. Giancarlo Conticchio.

I fatti

Commissario Capo Polizia Rossano dott. Giuseppe Massano
Commissario Capo Polizia Rossano dott. Giuseppe Massano

Nella tarda serata di ieri, personale della Polizia Giudiziaria del Commissariato di Rossano diretto dal Commissario Capo dott. Massaro Giuseppe,  all’esito di un mirato servizio per il contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti, intercettava un’auto con a bordo due noti pregiudicati.
Intimato l’alt all’autista del veicolo, questi cercava di eludere il controllo, con manovre improvvise e pericolose.
Dopo alcune centinaia di metri il personale della Polizia di Stato riusciva a bloccare l’auto e procedere al controllo.
Durante la breve fuga dell’auto era stato lanciato dal finestrino dell’autovettura, un involucro di colore bianco, che non si riusciva a rinvenire dai successivi sopralluoghi.

I due fermati, anche una volta scesi dal veicolo continuavano a fare resistenza ed a minacciare gli operatori, i quali, durante le perquisizioni, rinvenivano un altro involucro contenente una dose di sostanza stupefacente occultata sotto un sedile dell’auto.

Disposti gli arresti domiciliari

I cittadini extracomunitari S.J. di anni 30 e N.M. di anni 33, con a carico numerosi precedenti di polizia, venivano arrestati per resistenza minaccia a P.U. e detenzione di sostanza stupefacente ai fini dello spaccio.
Inoltre, con l’ausilio di personale della Polizia Stradale del locale Distaccamento, l’autovettura veniva sequestrata poiché priva di assicurazione e l’autista deferito all’A.G. per guida reiterata senza patente.

Degli arresti si dava immediata notizia al P.M. di turno presso la Procura della Repubblica di Castrovillari, diretta da Procuratore Capo dott. Eugenio Facciolla, il quale ne disponeva gli arresti domiciliari.

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