Coronavirus. Gli spazi d’ascolto virtuali: nessuno è solo
2 min di letturaSe la quarantena impone una condizione di solitudine e isolamento per molti insopportabile, è possibile trovare supporto psicologico attraverso spazi d’ascolto virtuali, servizi gratuiti di tele o video consulto
Che se ne abbia contezza o meno, è assolutamente sconvolgente e senza precedenti ciò che stiamo vivendo.
Ciascuno, in relazione al proprio vissuto psicologico, è in grado di gestire in maniera differente ansia e panico. Tuttavia, se la paura rende il nostro equilibrio precario, si rischia di lasciar prevalere lo stress.
Da cosa nasce la psicosi collettiva da coronavirus? Certamente dalla percezione elevata del rischio.
Un virus sconosciuto, potenzialmente mortale, di cui non si conosce bene la causa e per il quale non si ha ancora a disposizione un vaccino: tutto ciò innesca un effetto “terrore”, amplificato dall’infinità di notizie e contenuti che passano attraverso i media.
Gli esperti parlano di “epidemia di insicurezza”.
La Società Italiani Psichiatri ha addirittura stilato delle regole antipanico, per mantenere la mente lucida in caso di attacchi di ansia e paura di ammalarsi.
Un atteggiamento psicologico valido, può aiutare non solo chi lo attua ma anche gli altri, innescando un circuito virtuoso, e aumentando il “quoziente di resilienza” dei singoli, delle famiglie, della comunità.
Per chi desiderasse confrontarsi con un esperto, ricevere assistenza, supporto psicologico e consulti, sono disponibili sportelli d’ascolto virtuale.
“Dal lunedì alla domenica – spiega sui suoi canali social la dottoressa Letizia Foti, anch’ella a disposizione di chi ne faccia richiesta – diversi psicologi e psicoterapeuti volontari, mettono a disposizione, gratuitamente, attraverso le modalità di tele o video-consulto, uno spazio di ascolto psicologico, di sostegno e di contenimento emotivo.
In un momento storico come questo – continua – inevitabilmente la sfera affettiva-relazionale, quella emotiva e più in generale la psiche, risentono fortemente degli effetti della privazione della propria libertà personale, del riassettamento o della perdita degli equilibri relazionali (familiari e non) e della “sospensione” del tempo.
Improvvisamente tutto è cambiato, si è fermato, non si entra e non si esce!
Per coloro che hanno bisogno di dare sfogo alle proprie paure, ansie, alla rabbia che deriva da tutto questo, lo spazio di ascolto virtuale può rappresentare il giusto canale per farlo”.
Nessuno è solo.
Maria Francesca Gentile