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Corte di Appello di Trento annulla condanna per appropriazione indebita a donna di Falerna

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La signora era stata querelata dai fratelli per aver sottratto illegittimamente, secondo loro, una somma da un conto cointestato

La Corte di Appello di Trento- Sezione Penale, dopo un lungo iter giudiziario, ha annullato, con rinvio, la Sentenza con la quale il Tribunale Penale di Bolzano aveva condannato V.R. residente a Falerna, difesa dall’avv. Armando Chirumbolo.

La donna era stata condannata in primo grado alla pena di anni 1 e mesi 8 di reclusione ed Euro mille di multa, nonché alla conseguente restituzione della somma di Euro 359.145,12 sottratta alle parti civili costituite ed al pagamento in favore di queste ultime della somma di Euro 20.000 a titolo di risarcimento per i danni morali e materiali subiti.

Il Processo traeva origine da una querela sporta dai fratelli della donna lametina, residenti a Bolzano, i quali denunciavano il fatto che la loro sorella, senza alcuna autorizzazione, aveva trasferito da un conto cointestato tra loro su un conto privato della stessa, una ingente somma ammontante ad oltre mezzo milione di Euro, e così facendo aveva sottratto illegittimamente detta somma ai medesimi, impossessandosene in via esclusiva.

La Corte di Appello di Trento-Sezione Penale distaccata di Bolzano, quindi, definitivamente pronunciandosi, in accoglimento della tesi difensiva annullava con rinvio la Sentenza impugnata, e con essa annullava la pena detentiva ed ogni conseguente statuizione in ordine alla restituzione della somma ed al risarcimento dei danni, disposti nel primo grado di Giudizio.

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