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Cos’è il beach football ed in cosa differisce dal calcio normale?

4 min di lettura

Introduzione

Il calcio giocato in spiaggia è diventato assai popolare negli ultimi anni, creando attorno a sé un seguito di tantissimi appassionati in tutto il mondo. Uno sport davvero per tutti che oggi è in rapidissima crescita al punto che oggi è giocato in ben 75 Paesi. Uno sport che differisce dal calcio su terra per diverse ragioni ma che comunque lo rendono uno sport entusiasmante!

Le convocazioni della Nazionale

Il calcio si ama in ogni sua forma e questo lo dimostra il fatto che, anche nelle sue varianti, riscuota grande successo di pubblico e di atleti. C’è, infatti, grande fermento al Centro di Preparazione Olimpica di Tirrenia per la nostra nazionale di beach soccer che è tornata a  rendersi protagonista di partite importanti con avversarie importanti. Gli Azzurri infatti, reduci dall’argento alla Coppa del Mondo di Dubai (titolo conquistato lo scorso febbraio) hanno ospitato i cugini francesi per due amichevoli agli inizi di maggio. Sono state di fatto le prime uscite dopo la bellissima esperienza del mondiale che ha visto impegnati diversi atleti, alcuni già consolidati in rosa, altri delle new entry che stanno già distinguendosi per il loro talento. Tra questi, due grandi promesse arrivano proprio da l’Icierre Lamezia che può far vanto di aver fornito alla nazionale due giovanissimi atleti: Samuel Martino e Flavio Verso, rispettivamente dal Sambiase e dal Vigor Lamezia. I due talentuosi atleti provenienti da team lametini saranno al fianco del capitano, calabrese, Zurlo, con l’obiettivo di centrare la qualificazione al mondiale 2025 in programma alle Seychelles. Una qualificazione che sembra promettente considerando anche il rimpolpo della rosa con questi giovanissimi talenti che potrebbero cambiare le sorti della nostra nazionale, come anche dimostrano le quote delle scommesse sportive.

Il calcio da spiaggia, quando la sabbia scotta ma la passione per il pallone di più…

Il calcio è uno tra gli sport più amati al mondo. E oltre al calcio, il mare è una delle cose più amate al mondo. Mettendo insieme questi due elementi si crea un qualcosa di esplosivo che è appunto il beach football.

Le differenze con il calcio normale sono diverse. La prima e più evidente, è la superficie sul quale si gioca. Il calcio normalmente si gioca sull’erba o terra, quello da spiaggia sulla sabbia. Del resto, in modo informale, il calcio è stato giocato su sabbia da sempre fino alla nascita di Beach Soccer Worldwide, fondata appunto nel tentativo di affinare delle regole che potessero decodificare il gioco.

Ma, oltre al terreno, sono anche altre le differenze sostanziali tra i due modi di giocare a calcio. In quello regolare ogni squadra schiera 11 giocatori, in quello su sabbia solo 5. Ovviamente i calciatori in spiaggia giocano scalzi o con stivaletti in neoprene e le differenze riguardano anche le dimensioni della rete (nel beach soccer sono 70X180 ed il gioco differisce anche nella durata. In spiaggia si giocano 3 tempi da 12 minuti per un totale di 36 minuti contro i 90 dei due tempi del calcio normale.

La pressione del pallone è ovviamente più bassa anche perché la differenza di superficie agisce in modo diverso. Questo determina anche il fatto che il gioco sia più veloce, a volte con più rischi e senza dubbio con più gol.

La storia del beach soccer

La storia reale del beach soccer è più recente di quella informale. Se da sempre le giornate in spiaggia con gli amici sono scandite da partitelle con porte improvvisate e giocatori raccattati tra un ombrellone ed un altro, il primo torneo ufficiale di calcio in spiaggia è stato organizzato nel 1950 a Rio de Janeiro, per unire le competizioni di piccoli quartieri. Solo nel 1992, però, venne fondata a Los Angeles la Beach Soccer Worldwide che appunto mirava a regolarizzare lo sport. Dal ’96 è iniziato invece il tour Pro Beach Soccer che contava un totale di 60 partite in due anni, divise tra il Sud America, l’Europa, l’Asia e gli USA. Nel 2005 è arrivata la prima Coppa del mondo maschile ospitata a Rio e nel 2021 la Coppa Intercontinentale di Beach Soccer femminile. Un crescendo di fama e seguito che oggi ha reso questo sport amatissimo in tutto il mondo.

Conclusioni.

Quella del beach soccer è una storia che arriva da molto lontano e che si è formalizzata solo in anni recenti pur trattandosi di uno sport che, almeno una volta nella vita, ci ha coinvolti quasi tutti. La bellezza del gioco, la sua velocità e le prodezze a cui è possibile assistere, hanno contribuito a farne crescere la fama, al punto che oggi la nostra nazionale gode il supporto di un grosso seguito di fans. Oggi i nostri azzurri che calciano sulla sabbia hanno un obiettivo da centrare che è quello delle qualificazioni alla Coppa del Mondo del 2025 che si terrà nel meraviglioso scenario delle Seychelles. Tantissimi giovani talenti sono pronti ad onorare la maglia azzurra ma anche a portare alto il nome dei loro club di appartenenza, segno del fatto che lo sport può davvero far sognare ad ogni latitudine.

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