Cosenza: scoperto medico che non dichiara compensi per oltre 150.000 euro
2 min di letturaComplessivamente non venivano dichiarati al Fisco oltre 150.000 € di compensi
Comunicato stampa:
I Finanzieri della Compagnia di Rossano, nell’ambito di una minuziosa attività infoinvestigativa tesa all’individuazione dei fenomeni evasivi connotati da maggiore indice di pericolosità, hanno scoperto un professionista che ha esercitato l’attività medica senza dichiarare al Fisco i propri redditi, risultando quindi evasore totale.
Le Fiamme Gialle della città bizantina hanno effettuato una verifica fiscale nei confronti del professionista titolare di due studi medici aperti al pubblico ma che aveva omesso la presentazione della dichiarazione dei redditi nelle annualità 2014 e 2015.
I militari procedevano quindi ad una meticolosa attività mirata alla ricostruzione dei compensi percepiti dal professionista, basata principalmente sulla disamina della copiosa documentazione extracontabile acquisita all’atto dell’avvio delle operazioni ispettive e proseguita mediante riscontri esterni e analisi effettuate su banche dati in uso all’Amministrazione Finanziaria, al fine di quantificare sia la base imponibile sottratta a tassazione che le imposte dovute e non pagate dal contribuente.
Agli esiti degli accertamenti operati si è appurato che il medico ha occultato compensi relativi a redditi da lavoro dipendente per un valore pari a circa 90.000 euro e compensi professionali per ulteriori 66.000 euro.
Complessivamente non venivano dichiarati al Fisco oltre 150.000 € di compensi evadendo imposte per un importo complessivo superiore a 52.000 €.
Il professionista è stato segnalato all’Agenzia delle Entrate al fine dell’applicazione delle sanzioni previste, che vanno dal 120 al 240 % dell’ammontare delle imposte dovute, nonché dell’adozione delle misure cautelari fiscali contemplate dall’art. 22 del d.lgs. 472/1997, ovvero la possibilità di tutelare il credito del Fisco mediante il sequestro conservativo di beni o somme nella disponibilità del contribuente per un valore pari a quanto dovuto.
L’economia sommersa, l’evasione e le frodi fiscali alterano le regole del mercato e danneggiano i cittadini e i numerosi imprenditori onesti. L’operato della Guardia di Finanza, pertanto, mira a garantire un Fisco più equo e proporzionale all’effettiva capacità di ognuno e a tutelare i molti che, anche nella stessa categoria, rispettano le regole e le normative in vigore subendo una sleale concorrenza.