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Cosenza. Traffico illecito di rifiuti e di cavi di rame, 5 arresti

2 min di lettura

Agenti della Polfer della Campania nel deposito di Caivano (Napoli) dove hanno trovato e sequestrato oltre 10 tonnellate di cavi di rame provenienti da furti avvenuti sulla rete delle Ferrovie dello Stato, a Caivano, 15 ottobre 2019 ANSA / CIRO FUSCO

COSENZA. Un traffico illecito di rifiuti e di cavi di rame rubati è stato scoperto dai carabinieri forestali di Cosenza nell’ambito di un’indagine della Direzione distrettuale antimafia (Dda) di Catanzaro che ha portato all’arresto, ai domiciliari, di 5 persone ed alla notifica di 28 misure di obbligo di dimora nel Comune di residenza e 28 misure di obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria.


Contestualmente, i finanzieri del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Cosenza hanno sequestrato beni per un valore di circa 10 milioni di euro. L’inchiesta – denominata “Efesto 2” – è nata da alcuni controlli fatti dai carabinieri forestali di Cosenza nella società Fratelli De Vincenzi autodemolizione di Montalto Uffugo ed è stata condotta dal Nucleo investigativo di polizia ambientale agroalimentare e forestale di Cosenza. Dalle indagini, secondo l’accusa, è emerso come i titolari della società abbiano messo a disposizione la propria azienda, diventata il centro nevralgico del traffico di rifiuti e del rame che veniva recuperato, combusto ed occultato sotto carichi apparentemente legali, prima della vendita. La stessa società, inoltre, avrebbe acquistato e poi ceduto ingenti quantitativi di rifiuti, in parte pericolosi e conferiti illecitamente, omettendo qualsiasi tipo di trattamento, attestando falsamente la loro cessazione dalla qualifica di rifiuto predisponendo la documentazione necessaria a simulare la tracciabilità dei rifiuti e dello stesso rame. (ANSA).

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