Costanzo: Asp di Catanzaro continua a negare diritti dei propri dipendenti
2 min di letturaSi accusa l’Asp di Catanzaro della mancata applicazione di quanto previsto dal DPR 180/1950
Comunicato stampa:
“Il direttore amministrativo dell’Asp di Catanzaro, Giuseppe Giuliano, – scrive la consigliera comunale Manuela Costanzo – ha preso atto che il diritto negato all’accesso della delega sullo stipendio per i dipendenti dell’azienda sanitaria rappresenta una criticità da affrontare e da risolvere nel rispetto della normativa vigente. Intendo, quindi, ringraziarlo per la disponibilità e la sensibilità dimostrata in occasione di un confronto diretto che ho avuto il piacere di tenere con il direttore, affiancata da Massimiliano Giglio, in rappresentanza dell’associazione “Dirittocrazia popolare”, che da tempo si è interessato ad esporre la problematica chiedendo una pronta risoluzione. La questione trae la sua origine dalla mancata applicazione da parte dell’Asp di Catanzaro, unica azienda sanitaria in Italia, di quanto previsto dal DPR 180/1950 che, all’art. 58, contempla le “puntuali ipotesi di delegazione di pagamento (quote del prezzo o pigione afferenti ad alloggi popolari od economici) per le quali l’Amministrazione è tenuta, una volta accertata la sussistenza dei presupposti di legge, a dare senz’altro esecuzione del dipendente, non avendo nessuno spazio per la valutazione discrezionale”.
Di fatto, l’Asp continua a negare i diritti dei propri dipendenti non concedendo l’utilizzo della delega sullo stipendio per accedere a prestiti nonostante, come si evince anche da una circolare ministeriale, questo non implicasse alcun costo a carico della pubblica amministrazione. Sulla delegazione legale non ci sono spazi di manovra lasciati alla libera discrezione, è un istituto obbligatorio per legge. L’attenzione e la presa di consapevolezza dimostrata dal direttore Giuliano ci fanno, quindi, ben sperare rispetto ad un intervento degli uffici amministrativi teso a garantire i diritti dei dipendenti”.
Massimiliano Giglio