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Covid, addio presepe vivente: ecco quello virtuale

2 min di lettura

Addio presepi viventi, per il Natale 2020 nel nostro Paese, a causa della pandemia

In moltissimi casi le Pro loco hanno già fatto sapere che l’emergenza sanitaria impone di rinviare al prossimo anno se si considera che in molti casi la Natività, paragonabile ad eventi come le sagre, coinvolge interi paesi con tutti gli abitanti. C’è però chi sta pensando ad una riconversione del presepe vivente, per non rinunciare del tutto al simbolo del Natale, evitando assembramenti. Succede ad esempio a Roccavignale, nel savonese, dove la Pro Loco è al lavoro per riuscire a trasmettere un segnale di speranza attraverso la manifestazione più rappresentativa.

“In 39 anni di storia, il Presepe Vivente di Roccavignale non è mai saltato – ha spiegato il presidente, Mario Bracco – Le varie normative che si sono susseguite ci hanno però confermato l’impossibilità di organizzare il Presepe in versione tradizionale, ma sentiamo il bisogno di lanciare un segnale di speranza e di buon auspicio per il prossimo anno e, insieme al Comune, stiamo studiando alcune sorprese che, nel pieno rispetto della normativa anti-Covid, non comporteranno assembramenti e contatti, ma verranno diffuse via Facebook e sui media“.

La Comunità missionaria di Villaregia, nel Lazio, come riferisce all’Adnkronos, convertirà quello vivente in un presepe al tempo del Covid con webinar sul suo significato e ospiti in diretta web. Saranno inoltre venduti presepi etnici per aiutare la missione. Anche Tarquinia ha annunciato che il Presepe vivente non si farà .

“Il Presepe Vivente è e deve essere una festa – hanno spiegato gli organizzatori  – e quest’anno non avrebbe potuto esserlo. Inoltre, pur volendo ragionare su un’edizione nel rispetto delle normative di sicurezza, saremmo stati costretti a snaturare la filosofia e quindi la bellezza della nostra rappresentazione. Oltretutto, con tutte le incognite che viviamo ogni giorno, pensare di investire oggi in un’organizzazione diventa davvero impossibile, anche dal punto di vista della sostenibilità economica”.

Arrivederci al 2021 anche per la rappresentazione vivente della Natività che ogni anno si fa a Rosignano Marittimo, nel livornese. Era coinvolto l’intero paese con più di duecento figuranti e il Covid ha decretato lo stop.

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