Covid. Catanzaro. Chiusura locali che consentono consumo dopo le 18
2 min di letturaMulte per i responsabili degli assembramenti, per chi non utilizza le mascherina e non rispetta il distanziamento, chiusura per i locali di ristorazione, bar, pub e similari, che consentono, dopo le ore 18, il consumo sul posto e nelle vicinanze, anche all’esterno, del proprio locale
È la strategia della “tolleranza zero” che il sindaco di Catanzaro Sergio Abramo, d’intesa con le forze dell’ordine, ha deciso di attuare per evitare gli assembramenti segnalati in particolare negli ultimi giorni, nel centro storico come in altri abituali luoghi di ritrovo della città.
Abramo ha presieduto una riunione con i vertici della Polizia locale, il vicecomandante colonnello Amedeo Cardamone, i tenente colonnello Franco Basile e Salvatore Tarantino. Durante l’incontro, riferisce una nota, il sindaco ha chiesto di aumentare i controlli all’esterno degli esercizi di ristorazione che, dopo le 18, effettuano servizio d’asporto: in presenza di assembramenti gli agenti della Polizia locale, in sinergia e con il supporto delle altre forze dell’ordine, procederanno con le sanzioni. Il sindaco, “grazie alla disponibilità e sensibilità dei vertici delle Forze di Polizia, ha voluto pertanto avvertire la cittadinanza che ci saranno da subito controlli più severi.
Scatteranno le sanzioni previste dai decreti nazionali e dall’ordinanza sindacale adottata ieri, che prevede il divieto di stazionamento ai giardini di San Leonardo come anche a Lido in via del Mare, via Nicea, via Pola, via Amalfi e piazza Dogana”.
“Non bisogna abbassare la guardia – è stato sottolineato -. Quello che sta accadendo nelle grandi città per quanto riguarda i giovani e la movida non è tollerabile e anche a Catanzaro non si possono consentire assembramenti davanti ai locali”. Ricordando che i decreti prevedono che bar e altri esercizi simili sprovvisti di cucina chiudano e interrompano anche l’asporto alle 18, Abramo invita tutti al rispetto delle norme poste a tutela della salute pubblica.
“È la priorità – è scritto nella nota – da garantire e ognuno deve responsabilmente collaborare rispettando le regole. Anche i giovani devono comprendere che il loro comportamento scorretto può determinare gravi problemi di salute”.