Covid, Costa: “Rivedere isolamento asintomatici, obiettivo è convivere con virus”
4 min di letturaIl sottosegretario alla Salute ribadisce che “il Paese non si deve fermare. Dare importanza a livelli occupazione ospedali, non ai contagi”
“L’obiettivo del Governo è quello di una convivenza con il virus. E se di convivenza parliamo, non dobbiamo dare troppo importanza al numero dei contagi, ma dobbiamo monitorare i livelli di occupazione dei nostri ospedali. Possiamo convivere con Sars-Cov-2, il Paese non si deve farmare. Non possiamo tornare indietro”.
Lo ha detto il sottosegretario alla Salute Andrea Costa, intervenuto a ‘Start’ su Sky Tg24, ricordando che “abbiamo un milione di cittadini in isolamento, positivi ma senza sintomi e, continuando di questo passo, ci troveremo in un lockdown di fatto”.
Se “vogliamo parlare di normalità” dopo la pandemia e di “convivenza con il virus, dobbiamo prima o poi porci il problema di come trattare i positivi senza sintomi. Credo che l’attenzione vada a chi presenta sintomi” mentre l’asintomatico dovrebbe poter “continuare a lavorare magari con la mascherina”. Questa sarebbe la conferma di un passaggio concreto “da una fase pandemica e una fase endemica”, ha detto, sottolineando che questo tema “dovrà essere affrontato non appena sarà passato il picco pandemico”.
Per Costa, “nel momento in cui i contagi caleranno, nel momento in cui sarà partita la somministrazione della quarta dose agli over 60 , credo che ci possano essere le condizioni per affrontare il tema dell’isolamento degli asintomatici. Non possiamo permetterci di bloccare il Paese. E’ un passaggio obbligato per la convivenza con il virus”.
Sulla quarta dose agli over 60 “spero in un’assunzione di responsabilità” perché da parte della politica non si “trasformi questa scelta in uno scontro di posizione. Si tratta di una scelta che arriva dalla scienza e che dobbiamo rispettare”, ha poi sottolineato Costa, rivolgendo un appello alla politica a “rispettare e sostenere la decisione della scienza”.
Costa ha invitato a non puntare sulla paura ma a dare un messaggio positivo agli italiani, richiamando al fatto che “c’è ancora bisogno di unità istituzionale”. Fare campagna elettorale sulla questione della quarta dose, “sarebbe un danno per i cittadini. Si creerebbe un clima di incertezza e di paura che non farebbe bene al Paese, ai cittadini e al percorso di ritorno alla normalità”.
La platea interessata al secondo booster “riguarda 13 milioni di italiani. E se vogliamo sensibilizzare questi concittadini c’è bisogno di messaggi chiari, comprensibili e non di contrapposizione” che potrebbe, invece, creare un problema “allontanando dalla vaccinazione chi la deve fare”. La quarta dose “offre un elemento di protezione maggiore. L’invito alle Regioni e ai territori è procedere, anche attraverso iniziative di sensibilizzazione. E un ruolo importante possono averlo, in questa fase, i medici di medicina generale e i farmacisti. Dobbiamo continuare su questa linea”, senza “proporre scenari apocalittici” perché questo non fa “il bene dei cittadini”.
Quanto alla scuola, serve lavorare, in questa pausa estiva, “per il ritorno in aula senza mascherina“. E’ un obbiettivo raggiungibile “se ognuno farà la propria parte”. “Noi – ha aggiunto – abbiamo messo a disposizione risorse importanti per l’istallazione di impianti per ricambi d’aria. Dati scientifici ci dicono quanto è importante questo intervento per creare ambienti salubri dove il contagio si può ridurre. Auspichiamo che si utilizzi questo tempo di interruzione estiva dell’attività scolastica per usare queste risorse. Questo sarebbe davvero importante per raggiungere l’obiettivo di riprendere non solo la didattica in presenza, che è un obiettivo imprescindibile che certamente raggiungeremo, ma anche per tornare a riprendere le lezioni anche senza mascherina”.
“Se parliamo di normalità, dobbiamo pensare a uno scenario in cui i nostri ragazzi possano ascoltare seguire le attività didattiche senza la mascherina“, ha precisato Costa, sottolineando che “i giovani hanno dato un grande esempio, lo hanno dato anche nel momento della campagna vaccinale, quando hanno aderito con entusiasmo. I ragazzi danno un esempio al Paese e alla politica stessa”.
Rispondendo alla domanda se serva o meno andare a un concerto con la mascherina, il sottosegretario poi dichiarato: “È chiaro che la mascherina è ancora uno strumento di difesa e tutela, ma l’obiettivo del governo è la convivenza con il virus quindi non dobbiamo dare troppo peso a contagi, ma monitorare ospedali e ricoveri in intensiva”.