Covid, Figliuolo: “In settimana si arriverà a 80% vaccinati”
4 min di letturaIl commissario per l’emergenza: “Vaccini difendono da contagio al 77%, da morte al 96%”
“Siamo al 79,1% di vaccinati” contro il covid-19. “Questa settimana arriveremo all’80%”.
Così il commissario per l’emergenza Covid-19 Francesco Paolo Figliuolo a ‘Che tempo che fa’ su Rai3.
“Ai primi di marzo presentai il piano. Siamo passati da 4,5 milioni e mezzo di somministrazioni a 85 milioni e 150mila, mi sembra quasi un sogno”, ha detto Figliuolo ripensando ai dati che caratterizzavano il periodo di marzo, quando fu ospite di Fabio Fazio. “Mezzo milione” di persone, dice il commissario, non possono ricevere il vaccino per motivi di salute. “Oggi siamo a 42 milioni e 700mila cittadini vaccinati, il 79,1% della popolazione. A metà ottobre” è ipotizzabile “l’82%. In questa settimana si arriverà all’80%. Già ora siamo all’84% di prima dose e dose unica. Se tutti andassero a fare la seconda dose, da qui a una ventina di giorni si arriverebbe all’84%”.
“Stimo che a metà ottobre potremmo avere attorno all’81% di vaccinati e oltre l’85% di prime dosi e dosi uniche – ha detto ancora Figliuolo – Quando è partito il piano, i nostri scienziati parlavano dell’80% di vaccinati per l’immunità di gregge ma non esisteva la variante Delta. L’ideale è vaccinare il più possibile, dobbiamo convincere gli indecisi. Credo che una fetta di questa fascia possa essere convinta. Credo che in parte ci sia paura di quello che viene iniettato, che altro non è che un po’ di virus. La longevità che abbiamo nei paesi sviluppati è in gran parte dovuta alle vaccinazioni”.
“Io voglio citare i dati delle ultime settimane: la vaccinazione difende dal contagio al 77%, dall’ospedalizzazione oltre il 93% e dalla terapia intensiva e dalla morte il 96%”, ha quindi ricordato Fazio aggiungendo: “Molti pensano da soli di farsi dei convincimenti. Io dico confrontatevi con chi sa di scienza davvero”.
La confusione su AstraZeneca ha creato “dubbi e disagi”. “Oggi abbiamo anche informazioni fai da te, girano notizie strane e fake news. Bisogna confrontarsi con chi sa davvero di scienza”, evidenzia. “Con l’obbligo per il personale sanitario e il varo del green pass abbiamo visto da settembre un’inversione nella curva delle prime vaccinazioni: stavamo scendendo verso i 50mila al giorno, ora la media è tra 70 e 80mila, stiamo andando a vaccinare tra i 30 e i 59 anni, le persone più produttive. Credo che questa scelta sia giusta: ci dà sicurezza e spinge le persone esitanti a fare un ulteriore passo. Se al 15 ottobre siamo all’85% di prime dosi e si continua sui trend attuali, si può sperare di arrivare più avanti. Poi tocca alla politica decidere”, ha detto ancora.
“Dobbiamo migliorare nella fascia 50-59 e nella fascia 60-69 anni – ha affermato poi Figliuolo – In quest’ultimo periodo vedo che abbiamo prime dosi. C’è stato un exploit nella fascia 20-29 anni, con l’80% di prime dosi. Per quanto riguarda forze dell’ordine e forze armate, si dice che siamo all’82-83% di prime dosi: si stanno facendo verifiche, alcune persone delle forze armate e delle forze dell’ordine si sono vaccinate come categoria. Molti hanno fatto il covid e sono ancora da registrare. Anche qui, chiedo ai medici di parlare con il personale e di convincerlo, per far capire qual è la libertà garantita dal vaccino e che tipo di dovere morale e civico” sia legato alla vaccinazione.
Capitolo terza dose: “Non c’è un problema di dosi. Abbiamo tutte le dosi per vaccinare tutti gli italiani, la logistica marcia a pieno regime. Siamo partiti con over 80, Rsa e sanitari over 60. Abbiamo gli immunocompromessi, a breve uscirà la circolare per i fragili. Domani si riunisce l’Ema e dirà qualcosa sulla terza dose, poi l’Aifa dirà la sua. Negli Usa stanno facendo la terza dose agli over 65, lo stesso in Francia, in Gran Bretagna dai 50 anni in su. Noi aspettiamo il 4 ottobre e poi daremo le indicazioni. La terza dose per tutti? Aspetto cosa dicono gli scienziati, sembra che una dose booster sia meglio fino ad una certa età. Poi le evidenze sul campo non ce la impongono per i più giovani ma noi siamo pronti. Quando si vedranno i dati per capire cosa succede sul decalage degli anticorpi, saremo pronti”. Chi ha ricevuto il vaccino AstraZeneca o Johnson&Johnson “farà il vaccino a mRna. Ci sarà la chiamata, poi faremo anche accesso libero”.