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Covid, Gruppo Consiliare FdI Lamezia: “Amministrazione faccia la sua parte”

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“L’emergenza Covid a Lamezia Terme rischia di aggravarsi repentinamente se non saranno adottate le misure necessarie a fronteggiare la pandemia”

Lo affermano Rosy Rubino, Mimmo Gianturco e Pietro Gallo del gruppo consiliare “Fratelli d’Italia”.

Nessuno può disconoscere – osservano – che si tratti di un problema di tale entità e rilevanza che le istituzioni interessate abbiano difficoltà a fronteggiarlo. Il virus segue un percorso imprevedibile, ancora in fase di studio da parte degli scienziati e ricercatori nazionali e internazionali.
Fatta questa doverosa premessa, è opportuno ricordare che ciascuna istituzione ha l’opportunità di adottare strumenti di contrasto per combattere o convivere nel miglior modo possibile con la pandemia, anche nell’ambito delle amministrazioni locali. Occorre che ciascuno si assuma le proprie responsabilità e non lasci che a decidere sia solo un governo nazionale contraddistinto da alleanze politiche in palese contrasto tra di loro.
A tal proposito, è opportuno precisare che la normativa sugli Enti locali attribuisce al sindaco in ambito sanitario, e di riflesso all’amministrazione comunale, determinate prerogative.
Per tali ragioni – aggiungono – è, ormai, improcrastinabile l’adozione, come richiesto da associazioni e cittadini, di determinati strumenti di policy per contrastare l’emergenza pandemica, che negli ultimi giorni in città è stata dirompente, e tutelare la salute pubblica.
Il primo cittadino, innanzitutto, si faccia promotore di incontri con la prefettura e gli organi preposti per fronteggiare l’emergenza sanitaria.
Le scuole e gli asili nido, inoltre, sono a forte rischio contagio; è necessario predisporre un sistema di areazione e purificazione dell’aria negli istituti scolastici anche per evitare che i bimbi stiano in aule con le finestre aperte in pieno inverno.
In aggiunta, occorre sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della vaccinazione e adottare parallelamente altre misure.
Rivalutare tempestivamente la figura dell’infermiere scolastico, visti i ritardi con cui si procede al tracciamento nelle scuole, e predisporre possibili interventi preventivi nel campo di Scordovillo e nel quartiere Ciampa di Cavallo potrebbero rappresentare alcune delle soluzioni. Ma da un assunto non si può prescindere: il governo comunale intervenga e faccia la sua parte.
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