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Covid. San Giovanni in Fiore: la sindaca Succurro ordina il lockdown totale

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rosaria succurro

“Non c’erano alternative praticabili” ha scritto la sindaca Succurro nella sua ordinanza

Comunicato stampa

«Per causa del grave quadro epidemiologico, della presenza della variante inglese, delle persistenti criticità di tracciamento, della saturazione dei reparti ospedalieri e della carenza di dosi vaccinali, con ordinanza contingibile e urgente ho disposto ulteriori misure di contenimento del contagio nel territorio di San Giovanni in Fiore, a partire dalla sospensione delle attività di commercio al dettaglio, salvo quelle ritenute strettamente indispensabili dalle norme vigenti e dalle stesse consentite».

È quanto in una nota afferma la sindaca Rosaria Succurro, che precisa: «L’ordinanza, che tra l’altro proroga ancora la didattica a distanza per tutti gli studenti, sarà in vigore da mercoledì 14 aprile fino al prossimo lunedì 26 aprile incluso.

Malgrado la recente ordinanza regionale che ha riportato San Giovanni in Fiore in Zona rossa, era indispensabile intervenire per: intensificare ulteriormente i controlli; impedire e fermare comportamenti sbagliati; contingentare in maniera rigorosa l’accesso agli esercizi di vendita di beni primari e alle funzioni religiose; vietare uscite e spostamenti tranne che per necessità e ridurre al massimo la circolazione del virus, che non ha fermato la sua corsa, malgrado la chiusura delle scuole dallo scorso 15 marzo e delle strade della movida dal successivo 19 marzo».

«Allo stato – ha scritto la sindaca Succurro nella sua ordinanza – non ci sono alternative praticabili», anche per via dei tempi di «processazione dei tamponi molecolari eseguiti sul posto, non tali da fornire un aggiornamento continuo dei dati».

Nell’ordinanza Succurro ha inoltre precisato che «l’ospedale civile di San Giovanni in Fiore non è provvisto di un reparto per il trattamento dei pazienti Covid, benché nello scorso ottobre fosse stato richiesto alle autorità sanitarie, anche per alleggerire il carico degli ospedali Hub».

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