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Covid. In settimana si valutano dati Speranza: aperture graduali

2 min di lettura
Roberto Speranza

Il governo potrebbe decidere di anticipare alcune riaperture prima della fine di aprile, dopo aver valutato la situazione epidemiologica

Secondo diverse fonti di governo, non è ancora stata fissata una data ma è probabile che la cabina di regia politica possa tenersi a metà settimana.

Saranno in ogni caso “essenziali” i dati, sottolinea una fonte qualificata, sia quelli relativi al contagio che alle vaccinazioni. Solo se si registrerà un trend positivo potrebbe dunque essere anticipata la riapertura di qualche settore nelle successive due settimane.

“Possiamo provare ora con molta accortezza e con molta cautela a capire come gestiamo una fase in cui le misure producono gli effetti e la vaccinazione sale. All’incrocio fra questi due elementi con grande attenzione e grande accortezza possiamo programmare settimane in cui mi auguro ci possano essere meno limitazioni ma dobbiamo farlo con grande cautela perchè bruciare le tappe può produrre degli effetti. E la vicenda della Sardegna dimostra esattamente questo. La variante inglese è molto veloce”. Così il ministro della Salute, Roberto Speranza, a Che tempo che fa su Rai3, confermando “il lavoro sul green pass”.

Speranza: difendo la riapertura della scuola – “Oggi ci sono 13 mln di somministrazioni di vaccino fatte e da 3 settimane la curva vede un primo segno di piegatura. Con grande franchezza dico che siamo consapevoli che c’è un elemento di rischio, con l’aumento movimenti ma il governo ha fatto una scelta che difendo con forza. Grazie alle misure adotatte nel mese di marzo e in sueste 2 settimane abbiamo accumulato un piccolo tesoretto e abbiamo deciso, a due mesi dalla fine dell’anno scolastico, di investirlo sulla scuola come architrave della società italiana che ha pagato un prezzo altissimo”. Così il ministro della Salute, Roberto Speranza, a Che tempo che fa su Rai3.

Speranza,non serviva tutti contro tutti in Europa – “Si è deciso di acquistare i vaccini insieme in Europa e comprarli insieme è un’idea giusta. Non possiamo fare il tutti contro tutti in Europa. Ovvio che stiamo pagando un prezzo, è una verità con cui dobbiamo fare i conti ma non possiamo fare il tutti contro tutti. Nelle prossime settimane ci saranno altre gare e occorrerà correggere con piglio questo errori”.

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