Covid, verso l’obbligo di mascherina in tutto il Paese
3 min di letturaObbligo di mascherine all’aperto in tutta Italia e in qualsiasi orario della giornata, nuove regole anti assembramenti, posti ridotti nei locali pubblici e negli stadi, ingressi contingentati nei negozi
Sono queste le regole che il Governo si accinge a varare nel nuovo Dpcm, il decreto che il presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte firmerà entro mercoledì e sostituirà il Dpcm attualmente in vigore, in scadenza il prossimo 7 ottobre, come ricorda laleggepertutti.it.
L’allarme per la ripresa dei contagi registrata in questi giorni, con la riapertura delle scuole e delle attività lavorative dopo la pausa estiva, farà scattare una stretta sulle misure di contenimento, come si evince anche dalla decisione del premier Conte di chiedere al Parlamento la proroga dello stato di emergenza fino a tutto gennaio 2021.
Ecco le regole che, appena il nuovo Dpcm ora in predisposizione sarà firmato ed entrerà in vigore, regoleranno la vita degli italiani dal prossimo 8 ottobre. Innanzitutto non ci sarà nessun allentamento rispetto alle misure attuali, ma neanche un nuovo lockdown nazionale, che appare escluso. Le Regioni, però, potranno adottare chiusure e misure restrittive agli spostamenti nei propri territori per arginare i focolai.
Quasi sicuramente si dovrà indossare la mascherina obbligatoria in tutto il territorio nazionale anche all’aperto: lo ha anticipato la sottosegretaria alla Salute, Sandra Zampa, ed alcune Regioni (come il Lazio, la Campania, la Basilicata, la Calabria e la Sicilia lo hanno già introdotto nei giorni scorsi); dovrebbero essere esentati i bambini sotto i 6 anni e chi ha patologie o disabilità incompatibili con l’uso del dispositivo di protezione.
Probabilmente sarà introdotto un “coprifuoco” negli orari serali e notturni con una chiusura obbligatoria (si ipotizza a partire dalle ore 23,00) per frenare la movida nei locali; si sta studiando anche una limitazione del numero delle persone che potranno entrare nei locali pubblici di intrattenimento, nei bar e nei ristoranti, sull’esempio della Campania, che con una recente ordinanza ha vietato i gruppi di più di 6 amici o parenti (o di 20 invitati per i matrimoni).
Ma saranno anche ridotti i numeri di posti nelle sale di cinema e teatri e nelle sale di ricevimento per eventi e feste anche private: rimane il limite massimo di 200 spettatori per le strutture al chiuso e non oltre 1.000 per quelle all’aperto, come avviene già ora per il pubblico negli stadi.
Sui mezzi di trasporto pubblico locale la capienza di autobus e treni non potrà superare l’80% del numero dei posti a sedere. Le multe per i trasgressori potrebbero salire nell’importo minimo a 500 euro rispetto ai 400 euro attuali, mentre il massimo arriverà a 3.000 euro; ferme restando le sospensioni dell’attività per gli esercizi che non rispetteranno le regole su capienza del pubblico, assembramenti e distanze minime.