Cristiano (MTL): l’ufficio Stato Civile di Nicastro rischia la chiusura
2 min di letturaUna notizia ad dir poco sconvolgente è arrivata alla nostra segreteria
Comunicato Stampa
Sembrerebbe infatti che il Comune di Lamezia, non sappiamo da chi è partito l’ordine, stesse per chiudere lo storico ufficio Stato Civile di corso Numistrano nel vecchio palazzo di città dell’ex Comune di Nicastro.
Non sappiamo se si tratta di uno spostamento ad altra sede o di una chiusura definitiva, ma in tutti e due i casi perdere un ufficio così importante, nel cuore dell’ex Comune di Nicastro potrà avere effetti devastanti per l’Intera città.
Vale la pena ricordare tutti i servizi offerti al cittadino e che verrebbero dall’oggi al domani soppressi in quella sede:
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- dichiarazioni di nascita,
- dichiarazione morte e quindi tutti gli atti relativi compresa la cremazione o trasferimento salma estero,
- rilascio certificazioni nascita, matrimoni, decessi ecc,avvio pratiche per matrimonio e quindi pubblicazioni di matrimonio,
- Cittadinanza e tutti gli atti relativi,
- deposito DAT, richieste rettifica generalità,
- riconoscimenti figli, adozioni,
- richiesta copie integrali,
- richiesta trascrizione atti,
- divorzio davanti pubblico ufficiale,
- separazione davanti pubblico ufficiale
- informazioni sull’annotazione dei divorzi.
È pacifico che il vecchio palazzo di città va messo in sicurezza, infatti, poniamo un quesito: che fine ha fatto somma di ben 400.000 euro, deliberata dal Consiglio Comunale, attraverso un mutuo, proprio per mettere in sicurezza ed adeguare alle normative vigenti il vecchio palazzo di città?
Una pratica sollecitata più volte! Ovviamente speriamo vivamente di essere smentiti e che il Comune annunci la messa in sicurezza dello stabile e non certamente la soppressione di un servizio utile che copre un utenza di oltre 30.000 persone.
Sono scelte strategiche che non possono essere fatte nel chiuso di una stanza da soggetti completamente scollegati dalla città, tra le altre cose non Lametine, una ipotetica scelta calata dall’ alto senza nessuna condivisione con i cittadinani e che ovviamente non accetteremo.