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A Crotone il ritorno dei poteri forti non puo’ soffocare la primavera avviata da Enzo Voce

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enzo voce carlo tansi

Poco più di un anno fa in Calabria accadeva un miracolo: a Crotone veniva eletto sindaco Enzo Voce, un uomo libero che nulla ha a che fare con la politica e con i suoi squallidi ricatti

Comunicato Stampa

Enzo era il primo sindaco di Tesoro Calabria, il movimento civico nato due anni fa dal basso sulla spinta di decine di migliaia di calabresi che non si rassegnano all’amaro destino che sembra avvolgere la regione.

Dopo il trionfo di Enzo, la Calabria perbene aveva percepito un segnale importante: proprio Crotone, la città del bisogno e più povera d’Italia, si era liberata del ricatto della politica, facendo sperare in una primavera per l’intera regione. Credeva che la rinascita della città potesse essere sostenuta da quella competenza, meritocrazia, giustizia e legalità che per decenni erano stati mortificati in quel grigio palazzo che era diventato il comune di Crotone.

Mortificati dai quei soliti politici che da decenni – insieme ai loro servi sciocchi comprati con un piatto di lenticchie – hanno spolpato la città fino all’osso, riducendola alla fame con l’arma del ricatto di lavoro precario in cambio di voti. Politici che, come narrano le cronache giudiziarie, sono spesso burattini nelle mani delle più potenti cosche criminali al mondo appartenenti alla ‘ndrangheta.

Enzo aveva tutte le qualità per invertire questo amaro destino: libertà, onestà, “attributi”, passione e amore per la sua terra. E la stragrande maggioranza dei crotonesi aveva creduto in questo sogno riponendo in Enzo fiducia e speranza. All’inizio del suo mandato, aveva dovuto faticare non poco per mettere in carreggiata un comune che negli ultimi decenni non ha mai conosciuto la legalità, saccheggiato da amministratori senza regole nelle mani di politici-burattinai, che hanno scritto atti amministrativi per favorire i soliti mazzettari, parenti e amici degli amici.

Solo dopo una prima fase che ha visto una necessaria bonifica di quel covo di malaffare che era il comune di Crotone – trascorsa senza che i crotonesi potessero vedere il frutto di un lavoro faticosissimo, sotterraneo e lontano dai clamori mediatici, di riorganizzazione della macchina amministrativa – Enzo e suoi collaboratori hanno iniziato a metter mano in modo deciso ai problemi atavici che affliggono la città, con azioni concrete ed efficaci, che solo ora i crotonesi incominciano a vedere.

1) Ha messo decisamente mano all’organico del Comune che era ridotto all’osso (meno di duecento unità), attraverso un piano di nuove assunzioni consentirà di reclutare oltre duecento impiegati e di raddoppiare l’organico esistente. Ha assunto vigili urbani dopo oltre trent’anni.
2) Dal 20 dicembre appena trascorso, ben 162 percettori di reddito di cittadinanza, anziché rimanere con le mani in mano (come spesso accade), saranno impiegati dal comune per lavori di pubblica utilità (manutenzione dei giardini, pulizia di strade, marciapiedi, spiagge, ecc.), restituendo loro così la giusta dignità.
3) L’organico del comune è stato ampliato di nuovi assistenti sociali che lavorano in settori fondamentali per la cittadinanza, come l’assistenza ai portatori di disabilità, agli anziani, ai bambini, ecc.
4) L’organico del comune si è arricchito anche del contributo preziosissimo di nuovi dirigenti (del settore amministrativo e tecnico), che hanno svecchiato e disincrostato il vecchio sistema clientelare di personale apicale nelle mani della politica. I nuovi dirigenti sono stati selezionati attingendo alle graduatorie di concorsi già espletati presso altri comuni, e quindi senza favorire, come si è fatto in passato, amici e parenti di sindaci, assessori e consiglieri in carica.
5) A differenza di alcuni suoi colleghi precedenti, che hanno ottenuto vantaggi personali evitando contenziosi contro la nota compagnia petrolifera che da decenni imperversa lungo le coste crotonesi, Enzo, non avendo parenti da sistemare, ha sfidato la potente multinazionale, avviando e vincendo una battaglia legale contro di essa: dovrà risarcire al comune e ai crotonesi circa 3 milioni e 400.000 euro solo per l’IMU 2020, in attesa di una pioggia di milioni ben più consistente per tutti gli anni precedenti che perverranno da altre azioni legali in corso.
6) Ha avviato nei quartieri della città la raccolta differenziata che, sbandierata nelle campagne elettorali di vari sindaci, da oltre 14 anni non era mai partita in quanto viziata da bandi farlocchi tesi a favorire i soliti mazzettari.
7) Ha messo a bando una decina di strutture sportive comunali (piscine, campi da calcio, tennis, palestre, ecc.). Queste strutture sono state assegnate con selezioni pubbliche aperte alla libera concorrenza, che hanno arricchito le casse del comune. Invece prima venivano “regalate” a prezzi stracciati con affidamenti diretti ad amici e parenti.
8) Sono stati acquistati camioncini e attrezzature per la pulizia e la manutenzione del verde, che permetteranno di avere una città più pulita.
9) Sul trasporto scolastico ha fatto risparmiare ai cittadini oltre 300.000 euro all’anno, grazie a bandi trasparenti aperti alla libera concorrenza.
10) Ha recuperato i fondi (oltre 150.000 euro) che le precedenti amministrazioni avevano perso, per il progetto di proseguimento dei marciapiedi di passeggio sul lungomare (4° tratto).
11) Sono state presentate una miriade di proposte progettuali per oltre duecento milioni di euro relativi ai Contratti Istituzionali di Sviluppo (CIS), che consentiranno di giungere a un cambiamento radicale di portata storica della Città di Crotone che prenderà in considerazione sia il centro che le periferie. Questa pioggia di milioni non saranno spartiti con le vecchie logiche come una torta di cui beneficiavano solo amici e parenti, ma saranno aperti a tutti e programmati di concerto con gli ordini professionali e con le associazioni di categoria che indicheranno, con criteri trasparenti, professionisti e imprenditori che consentiranno di presentare e realizzare, in sinergia, progetti utili per la città e cantierabili.

D’ora in avanti i crotonesi potranno vedere i risultati tangibili di tutte le altre azioni messe in campo dal sindaco Voce e dai suoi collaboratori che senz’altro contribuiranno in modo determinante a cambiare il volto della città. Enzo e i suoi collaboratori dall’inizio del suo mandato lavorano fino a notte fonda tutti i giorni della settimana (spesso sabato e domenica compresi) per riportare Crotone ai suoi antichissimi fasti.
E proprio sul più bello, mentre i crotonesi incominciavano a raccogliere i frutti di questo lavoro, il vecchio sistema politico con un colpo di coda ha messo all’opera tutto il suo potere malato e malavitoso per sovvertire questo processo virtuoso. Ha avvicinato e comprato i traditori infami della fiducia dei crotonesi perbene, a cui avevano dato il loro voto, e degli ideali di Tesoro Calabria. Traditori che mettono a rischio la primavera crotonese e, con essa, l’avvio della primavera della Calabria. Traditori che spero possano ritornare nel dimenticatoio da dove Vincenzo Voce li aveva tolti.
Ma nessuno mai potrà mettere in discussione il processo virtuoso avviato da Enzo Voce e da Tesoro Calabria, perché credo che i traditori e tutto il sistema di potere malato che li hanno portati a tradire “Potranno tagliare tutti i fiori, ma non fermeranno mai la primavera“(Pablo Neruda).

Carlo Tansi, movimento civico Tesoro Calabria

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