Cutro, recuperato il corpo di un bambino. Le vittime salgono a 71
3 min di letturaIl Governo si farà carico dei costi per l’espatrio delle salme. La ricerca dei dispersi continua
Il mare Ionio continua a restituire cadaveri. Salgono a 71 le vittime ufficiali del naufragio di domenica 26 a Steccato di Cutro. I soccorritori nella mattinata di giorno 4 marzo hanno rinvenuto il corpo di un bambino di cui non si conosce ancora l’età. Il cadavere è stato portato al palasport di Crotone per il riconoscimento. Sono 15 finora i minori morti. Il centro coordinamento soccorsi della Prefettura, intanto, ha rinviato a lunedì la decisione per l’espatrio delle salme di alcune delle vittime del naufragio di Steccato di Cutro.
Ancora in corso una ricognizione per i nulla osta e soprattutto serve coordinare le procedure con la Farnesina per le vittime afghane (che sono la maggior parte), che dovranno essere rimpatriate. La polizia scientifica di Crotone ha identificato fino ad ora 56 delle 71 salme. Un lavoro svolto anche attraverso video chiamate alle famiglie nei Paesi di origine. Il Comune di Crotone, ascoltata anche l’azienda sanitaria, ha dato la disponibilità a tenere le salme nel palasport finché non saranno espatriate o tumulate. Emersa anche la disponibilità del Governo di farsi carico dei costi.
Dal punto di vista burocratico il Comune competente a cui presentare le richieste è quello di Cutro, nel cui territorio è avvenuta la tragedia, ma Crotone si è resa disponibile a fare da ausilio, attivando un presidio per agevolare le famiglie che altrimenti dovrebbero recarsi a Cutro. Finora al settore servizi sociali di Crotone sono arrivate 7 richieste per il trasferimento delle salme, mentre 15 sono state raccolte dalle associazioni del terzo settore che si occupano di immigrazione. L’Unhcr, invece, sta raccogliendo le richieste dei parenti delle vittime che sono sopravvissuti al naufragio per il trasferimento delle salme nei paesi di origine.
Per quanto riguarda le salme ancora non identificate il Comune di Crotone ha messo a disposizione 8 loculi, mentre nei 27 comuni della provincia sono 56 quelli disponibili. Tanti privati hanno messo a disposizione le loro cappelle. Una volta ottenuti i nulla osta verranno tumulate subito le bare dei minori senza nome. La salma di una bambina non identificata verrà sepolta nel Comune di Catanzaro come era stato chiesto del sindaco Nicola Fiorita. Infine il Governo ha chiesto ai comuni di Cutro e Crotone di quantificare le somme spese per sostenere l’emergenza.
Gli elementi raccolti dagli investigatori delle forze di polizia hanno consentito di effettuare una stima approssimativa dei dispersi del naufragio di migranti avvenuto domenica 26 a Steccato di Cutro. Mancherebbero all’appello tra le 27 e le 47 persone. E’ quanto emerso nell’ultima riunione del centro coordinamento soccorsi.
Inoltre negli scorsi giorni è arrivato l’addio alle vittime del naufragio. La cerimonia è stata celebrata dall’imam Achik e dal vescovo di Crotone, Panzetta. Segnale importante la presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il capo dello Stato è andato al palazzetto dello sport di Crotone dove è aperta la camera ardente con le salme delle vittime.
Infine, Giorgia Meloni dà appuntamento giovedì pomeriggio a Cutro, lo scenario dell’orrore, per il consiglio dei ministri convocato nella sala consiliare del comune Calabrese con queste parole «L’Italia non può rimanere più sola a affrontare l’immigrazione clandestina. Per questo nel consiglio dei ministri giovedì e nel prossimo consiglio europeo il governo continuerà la sua battaglia per fermare i trafficanti di esseri umani e le morti in mare».
Vincenzo Carnovale, classe 3°B Classico del Liceo F.Fiorentino