Dagli spot pubblicitari alla Nutella in greco antico: spunti classici e spuntini al cacao
2 min di letturaUn’idea del prof. Polopoli
La réclame pubblicitaria ha radici antiche che rimanda alla storia antica: dal formaggio di Tromilos (fr. di Semonide Amorgino) alla scarpina di Eroda (settimo mimiambo).
A proposito di quest’ultima, sfoggiando la sua arguzia e un’irrefrenabile parlantina, il calzolaio Cerdone la presenta vivacemente in mezzo a tante altre calzature: «Guardate, signore: ce n’è di tutti i tipi: / di Sicione, di Ambracia, di Nosside, lisce, pollastrine, / pappagalline, canapine, eleganti, pantofole, / ioniche borchiate, ciabatte da notte, / alte sulla caviglia, granchioline, sandali argivi, / scarlatte, da ragazzo, da passeggio» (vv. 56-61, trad. Paduano).
Per non dire, poi, delle insegne di Pompei che, con immagini e parole, ovvero grafica e copywriting, adescavano non poche passanti: «Bella matrona! Hai visto che melanzane Claudio ti fa trovare stamattina?».
Claudio non lo sa, ma è stato un precursore del tone of voice dei B-movie degli anni ’80.
Poi sono venuti fuori anche degli spot a mo’ di divertissement: «Nutella omnia divisa est in partes tres: Unum: Nutella in vaschetta plasticae. Duum: Nutella in vitreis bicchieribus custodita. Treum: Nutella sita in magno barattolo (magno barattolo sì, sed melium est si magno Nutella IN barattolo)».
Chi non se lo ricorda?! Per la serie, la verve classica non tramonta mai! E noi!?
Beh, non nascondo a questo punto di aver osato – dichiara il professor Polopoli Francesco, docente di latino e greco presso il Polo liceale Campanella / Fiorentino di Lamezia Terme – ed è così che è nata la Nutella in greco insieme ai Bronzi di Riace, come suoi consumatori.
«La tradizione va spalmata sul territorio: con gusto, perché la sapienza ha il sapore dei saperi; questa è l’idea sottesa a questo barattolo classicheggiante. Nessun’altra crema di cacao e nocciole è mai riuscita a scalfire il dominio incontrastato di questo prodotto sul mercato: le lingue antiche fanno da competitor, è il brand di tutta l’Europa e non solo! Niente di troppo – dice l’adagio delfico – anzi molto in aggiunta!» – conclude il professore lametino.
L’importanza del greco nel mondo moderno – tra le altre cose – è testimoniata anche da una interessante tendenza che va manifestandosi nel mondo del lavoro anglosassone: lo studio del greco o del latino viene considerato un importante requisito in grado di testimoniare le capacità logiche del lavoratore.