Dai boschi lametini al Chiostro, la presentazione de “Il lupo” di Riccardo Cristiano
3 min di letturaLamezia Terme, Chiostro caffè letterario di San Domenico. Presentato il libro “La compagnia del lupo e la quarantesima porta” di Riccardo Cristiano, scrittore calabrese di origini lametine alla sua seconda fatica letteraria dopo “Vi dichiaro uniti”, editi entrambi da Officine Editoriali da Cleto
Un evento frizzante, quasi in stile talk show, in cui i responsabili dell’associazione Open Space hanno moderato con allegria, facendo risultare la discussione godibile e interessante.
I saluti iniziali Giorgia Gargano, assessore alla cultura nel comune di Lamezia Terme, hanno richiamato l’attenzione sull’importanza della “riscoperta dei miti” anche in chiave archeo fantasy apprezzando chi, come Riccardo Cristiano, ha scelto di raccontare la propria terra e i propri luoghi, nello specifico “Polveracchio”, ad Acquafredda, ormai noto sotto il toponimo di “colle dell’infinito”, cosiddetto per la vista del golfo lametino e della sua cornice naturalistica.
In collegamento streaming, Marco Marchese, editore e compagno di vita dell’autore, ha raccontato come sia venuto a conoscenza della voglia di pubblicare il romanzo: “Fra le mura domestiche, tra la cucina e il soggiorno”, ha risposto simpaticamente suscitando allegria fra il pubblico intervenuto.
Si è passati poi a parlare della copertina del libro creata da Laura Fedele, Art director presso lo studio Fairy di Napoli. Fedele e Cristiano hanno spiegato com’è nata la caratterizzazione dei personaggi e la cromaticità dei dettagli, risultati dalla sintonia fra l’autore del libro e chi, con professionalità e intuito, ha realizzato una vera e propria copertina fantasy.
La presentazione è proseguita con domande dal pubblico, relative alla scelta dei personaggi e dei loro significati.
Cristiano ha racconto che “il lupo nasce da una vicenda personale. A volte, erroneamente, viene descritto nelle favole come cattivo. In realtà è uno fra gli animali più nobili e fieri. Soffre e rinasce. E come in una vera metamorfosi si è rivelato il mio alter ego, il lupo appunto. Così ho deciso di scrivere questo romanzo archeo fantasy, raccontando i luoghi e le persone che mi hanno aiutato nel cambiamento. Questo è il primo volume di una trilogia – ha aggiunto – perché il viaggio, come anche l’avventura, devono necessariamente continuare”.
La presentazione si è conclusa con l’auspicio dell’assessore Gargano di creare “percorsi, cammini, lungo le zone raccontate nel libro, leggendo passi del romanzo stesso scritto da Riccardo al fine di far riscoprire zone meravigliose come i resti dell’abbazia dei Santi 40 martiri o Polveracchio”.