D’Amico (Orgoglio Lamezia): “La nostra è una città animal friendly”
5 min di letturaUn impegno che vuole essere realtà per l’amministrazione di Paolo Mascaro
LAMEZIA. Di seguito nota stampa della consigliera comunale Antonietta D’Amico, eletta alla recenti amministrative nella lista “Orgoglio Lamezia” a sostegno del candidato a sindaco Paolo Mascaro. “Quanto è accaduto a Marcellinara, dove la barbarie emana ha mostrato quanto sa essere cattiva, degradante e vile, riversando la sua ignoranza e crudeltà su di un povero lupo, ci lascia non solo sgomenti ma anche più decisi a volere divenire città esempio in tutta la Calabria”. Lo afferma la consigliera di maggioranza, Antonietta D’Amico, che ha espresso a nome dell’amministrazione il dolore per quanto accaduto nel centro del catanzarese nei giorni scorsi.
Oltre a ciò, la consigliera ha colto l’occasione per mettere in evidenza che sin dai primi giorni dell’anno c’è un attività intensa per risolvere i gravi problemi del randagismo che riguardano Lamezia Terme.
E’ una volontà ferma quella che ha questa amministrazione nel voler dare una soluzione ai problemi che riguardano i cittadini e gli animali. “Sono stata incaricata dal sindaco Mascaro – spiega la consigliera – a portare avanti una seria discussione, di conseguenza progetti, con quanti da anni si batto sul nostro territorio per aiutare gli animali ed i cittadini. I volontari, dei quali anche io faccio parte non possono fare tutto da soli, da qui la necessità di mettersi a disposizione perché si possa attivare quanto necessario e nelle nostre possibilità, per tentare di risolvere i problemi”. “C’è il mio assoluto impegno su questo tema – assicura l’esponente della maggioranza – come battaglia di civiltà nel rispetto del benessere animale, della città, del decoro urbano, del senso civico, nel rispetto di chi è amante degli animali, ma anche di chi non lo è. In questo ho trovato una sponda sicura nel nostro sindaco, Paolo Mascaro che, quanto promesso in campagna elettorale, sta già mantenendo. Abbiamo avuto un incontro tra Capodanno e l’Epifania – fa sapere D’Amico- senza perdere tempo proprio su sua iniziativa, perché le segnalazioni che ci arrivano sono tante, le difficoltà enormi“.
La consigliera annuncia che “le attività, d’ora in poi, anche grazie a quanto è venuto fuori in questo primo incontro tenutosi nella sala giunta del nostro Comune, sono indirizzate alla lotta fattiva al randagismo, ma anche ad una serie di campagne informative soprattutto anti-abbandono, l’istituzione di aree canine recintate nei nostri bellissimi parchi, progetti di integrazione e sensibilità coinvolgendo le associazioni che si occupano di disabili, di anziani, di educazione nelle scuole per i bambini e di integrazione culturale con i migranti”. D’Amico aggiunge: ” Ci tengo a precisare che in questo primo incontro si è parlato principalmente di cani ma, nei prossimi incontri che sono già in programma, saranno trattate tutte le tematiche relative ai gatti, quali l’istituzione di pronto soccorso veterinario, l’istituzione di colonie feline riconosciute dal Comune, gattili e sterilizzazione gatti”.
La consigliera così conclude: “Da quando abbiamo avuto il primo appuntamento non ho smesso di portare avanti questo nostro impegno, infatti già una serie d’incontri con chi può collaborare con noi sono stati effettuati, è un lavoro difficile ma non impossibile ed allora bisogna fare di tutto perché la civiltà e la positività di Lamezia si veda anche da come tratta i propri animali”. All’incontro tenutosi il 3 gennaio scorso erano presenti: il sindaco Paolo Mascaro, Giuseppe Angelini, le Guardie Ecozoofile Fare Ambiente, Clara Solla, delegata Oipa Lamezia Terme, Rossana Longo, Associazione Fata protezione Animali, il dottor Gianluca Grandinetti, Regione Calabria, il dottor Giuseppe Caparello, Asp di CZ, Piera Gonzales, Associazione Maidasoli ONLUS, il direttore Sanitario del Canile di Lamezia Terme, dottor Giuseppe Garcea, Francesco Severi del Canile Lamezia Terme (Multiservizi), il colonnello Aldo Rubino della Polizia Locale, la dottoressa Asnora Porcaro, Servizio Ambiente Comune di Lamezia Terme, l’ing. Francesco Dattilo, assessore del Comune di Lamezia Terme, Antonietta D’Amico, consigliera comunale e insieme a lei l’associazione SenzaNodi di Nadia Donato.
Per una ulteriore chiarezza ecco le tematiche trattate nel corso dell’incontro nel quale si sono affrontati vari temi e problematiche quali quelle dei cani randagi e della presenza di branchi in molte aree della città:
1) il continuo proliferare di cucciolate, esaminando tutta una serie di numeri di carattere esponenziale che necessitano misure immediate.
2) si è analizzata la situazione del Canile comunale di Lamezia Terme, grazia alla presenza del direttore sanitario Garcea e delle associazioni accreditate che si danno da fare per far adottare i cani presenti in canile, rilevando un sensibile positivo miglioramento del numero delle adozioni negli ultimi mesi.
3) tra le più urgenti soluzioni per “tamponare” l’emergenza del proliferare di randagi sul territorio si è arrivati in modo univoco alla soluzione più efficace, che risulterebbe essere la sterilizzazione dei randagi, con conseguente re-immissione sul territorio, dopo una breve degenza post intervento, stante l’effettiva problematica di trovare altra sistemazione per questi animali, essendo canile e rifugi nelle vicinanze al collasso.
4) le associazioni dal canto loro continueranno a monitorare tali animali, in modo da poter lavorare, come già fanno, per trovar loro adozione, sicuri che limitandosi l’emergenza “cuccioli” potranno dedicarsi maggiormente alla campagna adozioni di questi cani adulti.
5) si è valutata l’ipotesi del “cane di quartiere”.
6) i cani in questione verrebbero accalappiati, vaccinati, sterilizzari, identificati (con microchip) e dopo breve degenza post operatoria reimmessi sul territorio sotto la supervisione delle associazioni che appunto si impegneranno a trovare loro adozione.
7) Sì è discusso su campagne sanzionatorie nei confronti dei proprietari di cani “padronali” che vengono lasciati liberi di circolare e di accoppiarsi con altri cani di proprietà o randagi contribuendo in modo gravissimo ad alimentare il “serbatoio” randagismo.
8) Sanzioni per chi circola senza attrezzature per la raccolta delle deiezioni canine (nel rispetto del decoro urbano).
9) Sanzioni per chi detiene cani senza microchip e quindi necessaria opportuna registrazione all’anagrafe canina.
10) Possibilità di procedere a convenzioni con strutture veterinarie da parte del comune per quanto riguarda gli interventi in caso di cani incidentati.
11) Ipotesi di attrezzare l’ambulatorio presente nel canile comunale per procedere nell'”emergenza” alla sterilizzazione dei randagi, ed adibire dei box, sempre nel canile, per l’area ricovero post-degenza;
12) Ipotesi di rimettere in sesto un ambulatorio veterinario dell’Asp, valutazione dei costi del ripristino, idem per quanto riguarda la situazione ambulatorio canile.
Al termine dell’incontro sia il sindaco Paolo Mascaro che la consigliera Antonietta D’Amico hanno ribadito la ferma volontà di giungere alla soluzione dei problemi, quindi di attivarsi sin da subito perché ciò accada.