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De Biase: “Albanesi di Calabria siate orgogliosi della vostra patria”

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Albanesi calabresi siate orgogliosi della vostra patria.

Comunicato stampa: “Come cittadino lametino e figlio di una Calabria sanitaria fragile, dove nel tempo ho visto, o meglio ho subito tagli alla sanità che hanno dato il colpo mortale al nostro territorio con: quattromila medici in meno; migliaia di posti letto tagliati; decine di ospedali chiusi, aumento del costo dell’emigrazione, e di contro costi per il commissariamento, domando:  e se il virus si fosse affacciato prima della Lombardia e del Veneto, da queste parti ? Immaginiamo che sterminio avremmo subito! Certo, come tanti sono preoccupato per la situazione in cui si ritrova il Paese Italia, l’intera Europa e oltre, nel fronteggiare un nemico invisibile chiamato Coronavirus, però contestualmente scopro che nella “povertà, esiste la solidarietà”.

Da cosa nasce questa espressione?  Dal fatto che l’Europa bancaria, fredda, non solidale, non si dispone alla compartecipazione verso il bisogno comune, che in questo momento viene richiesto da Paesi come l’Italia, la Spagna, e la Francia, e si addomestica invece, ad un indirizzo forse “ariano” tedesco, dalla corta memoria. Che succede invece nelle coscienze di chi il valore dell’umanità, solidarietà e riconoscenza, non viene dimenticato? L’Albania! I cui graditi cittadini, la Calabria li ha visti come figli naturalizzati dopo i patimenti subiti nella propria Patria, dicevo l’Albania, attraverso il loro premier Edi Rama, trenta medici albanesi vengono in soccorso al nostro bisogno, per dare un sostegno al nostro Paese nell’emergenza Coronavirus.

“Pagati dall’Albania”. Il percorso segue la linea tracciata dalla Farnesina, che ricerca solidarietà e aiuti internazionali, come già accaduto con Cina e Russia, per uscire superare la fase critica in cui il nostro Paese vive. Grazie Albania! Grazie anche a voi Albanesi della Calabria! Grazie per la sensibilità e il riconoscimento verso l’Italia e nello specifico verso la Regione amministrata oggi dal Presidente Iole Santelli, che sicuramente non farà mancare un proprio apprezzamento ai Calabresi Albanesi, figli di un premier come Edi Rama, che ha mostrato grandezza di cuore, assieme ai Medici ed infermieri, che inorgoglisce e lega ancor di più, i nostri popoli, non smemorati, come altri. Grazie per aver mostrato con la scelta operata, il valore che Papa Francesco, nelle sue preghiere afferma, quello di non dimenticare il bene. Il mio grazie può “apparire piccolo”, ma sono convinto che il giornalismo “umano” porterà nei cuori di chi ha motivato il mio dire, il profondo riconoscimento di un cittadino che non “dimentica” e riconosce che “nella povertà, emerge la solidarietà”

 Salvatore De Biase, già presidente del consiglio comunale di Lamezia

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