De Biase: anziani non autosufficienti, il governo non mette un euro
3 min di letturaLa legge di bilancio presentata dal Governo non mette un euro per la riforma dell’assistenza agli anziani non autosufficienti
Comunicato Stampa
Stiamo parlando di oltre 3 milioni di persone, a cui bisogna sommare i circa 7 milioni di familiari che prestano loro assistenza.
Come si può facilmente intuire, stiamo parlando di un pezzo molto importante del nostro sistema di welfare che, però, viene indebitamente abbandonato, ingiustamente penalizzato con l’aggravante di amplificare le difficoltà con le quali sono costrette a fare i conti, ogni giorno, le famiglie chiamate all’assistenza di queste persone che, purtroppo, con questa scelta vengono fatte scivolare pericolosamente all’ultimo gradino della scala sociale.
Questo immobilismo è intollerabile. Il governo deve stanziare le risorse – secondo stime delle associazioni che operano nel settore dell’assistenza servono investimenti per oltre 1 miliardo di euro – e deve farlo al più presto, correggendo l’impianto di una Legge di bilancio che non ci piace e che tradisce le aspettative di milioni di italiane e di italiani.
In Calabria, poi, il venir meno di queste risorse finirebbe per allargare quel fossato che divide la nostra regione dal resto del Paese in termini di servizi al cittadino, rendendo sempre più articolata e difficile l’esigibilità dei diritti per una delle componenti più deboli del tessuto sociale, e ciò sarebbe infausto per una terra che, quotidianamente, è chiamata a fare i conti con arretratezze insuperabili.
Ritardi che sono fotografati dalle difficoltà con cui è costretto a fare i conti il nostro Servizio sanitario regionale che, per carenza di organici e ristrettezza di finanziamenti, stenta ad applicare la legge approvata sulla non autosufficienza e a dare vita ad una moderna assistenza domiciliare integrata e a mettere in moto il cantiere di una efficiente medicina del territorio.
Senza finanziamenti ricorrenti, poi, questo ambito così delicato della cura alle persone anziane rimarrà sempre soffocato da una carenza di assistenza che sarà cronica e disarticolata.
Riteniamo, ed in questo siamo confortati dalle parole del nostro Segretario generale Carmelo Barbagallo, indispensabile stanziare risorse per rafforzare i servizi sociosanitari, potenziare gli organici della sanità e per ottenere quell’atteso e necessario cambiamento per garantire dignità, diritti e qualità di vita a tutte le persone.
Insieme al nostro Segretario generale, avevamo chiesto a gran voce al Governo di aumentare significativamente le risorse già dalla prossima Legge di bilancio per assicurare, in ogni parte del Paese, sostegni e servizi adeguati e uniformi, riducendo le attuali disuguaglianze.
Invece il Governo risponde con nuovi tagli. Ed è questa una delle ragioni per cui non possiamo stare con le mani in mano e che ci spingono a continuare nelle nostre azioni di mobilitazione, per sostenere le richieste della parte più fragile della nostra popolazione, per ricordare a chi ci governa che gli anziani non sono un bancomat.