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De Magistris: pace e bollette due facce della stessa medaglia

2 min di lettura
Luigi De Magistris portavoce di Unione Popolare

Proponiamo un tetto al prezzo del gas ed aiuti alle famiglie e alle aziende, finanziati con la tassazione al 90% degli extraprofitti delle aziende energetiche

Comunicato Stampa

Siamo l’unica forza politica che dice no alla guerra e lo diciamo per due ordini di ragioni entrambi fondamentali. Primo, perché siamo da sempre pacifisti, siamo contro lo strumento della guerra per risolvere i conflitti internazionali e vogliamo un ritrovato ruolo diplomatico per l’Italia. Il secondo motivo riguarda le nostre bollette, la possibilità di continuare a produrre beni e servizi, il nostro riscaldamento per quest’inverno. L’energia per le aziende.

Lo afferma Luigi de Magistris portavoce di Unione Popolare

“Il governo Draghi sta mentendo sulla sostituzione del gas russo. Non c’è un piano e i prezzi sono alle stelle. Purtroppo la verità è che, senza il gas russo di cui l’Italia – per scelte di governi e interessi passati – ha fatto largamente uso, rischiamo di dover affrontare un autunno e inverno molto problematici”. Prosegue de Magistris

“La priorità di Unione Popolare è una transizione energetica e produttiva, ma sappiamo anche che questa non avviene dall’oggi al domani proprio perchè i governi che si sono succeduti non hanno mai messo questa transizione come priorità. Sappiamo che bisogna accompagnare in modo serio la transizione energetica, ma forse è il caso di smetterla di dir bugie agli italiani. Di gas non c’è offerta al momento e quella che c’è comporta e comporterá bollette più alte. Ad esempio perchè la costruzione di rigassificatori per convertire il gas americano è costosa e inquinante. Vale come prezzo per continuare la guerra? Secondo noi no”. Continua il portavoce di Unione Popolare

“Unione popolare propone – nel breve termine – un tetto al prezzo del gas accompagnato da aiuti alle famiglie e alle aziende finanziati con la tassazione al 90% degli extraprofitti delle aziende energetiche. Nel medio periodo proponiamo di investire in modo massiccio nelle energie rinnovabili, che possano costituire il vero paradigma della nostra transizione per famiglie e aziende. Non succede dall’oggi al domani, ma qualcuno dovrà pur iniziare.”

Conclude l’ex sindaco di Napoli

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