Decollatura. Dal 1 agosto la “Montagna teatro festival”
3 min di letturaLa montagna da più di un secolo è luogo e simbolo di ogni resistenza, ma si può ‘andare in montagna’ pur restando dove stiamo. La montagna può essere ovunque
Da queste suggestive parole, parafrasate dalla grande scrittrice spagnola Almudena Grandes, recentemente scomparsa, nasce il concept de LA MONTAGNA teatro festival. Un anno zero per ri-allacciare relazioni ed energie nuove dal basso, in un territorio, quello del comune di Decollatura, ‘fertile’ e forte di buone pratiche orizzontali.
Si parte martedì 1 agosto, alle 21.30, nel centro storico di Casenove, con Principio Attivo Teatro che presenta Mio nonno e il mulo di e con Giuseppe Semeraro, regia di Paola Leone. Semeraro attore, poeta, drammaturgo salentino, negli anni ha costruito un personale linguaggio narrativo che cattura lo spettatore.
Ispirato al racconto La strada di Vasilij Grossman, Mio nonno e il mulo racconta di un bambino e del suo amato mulo, entrambi saranno spediti al fronte. I loro destini si separeranno, ma vivranno la stessa immane tragedia. La guerra è rievocata attraverso i ricordi del nonno ma soprattutto attraverso gli occhi di un mulo. Dalle amare vicende raccontate emergono piccoli accadimenti, indizi di un bene ancora possibile anche in guerra. Quel bene che può esplodere senza logica, proprio come il male.
Un racconto sulla forza cocciuta dell’amore.
Il secondo appuntamento è previsto lunedì 21 agosto, alle 21.30, nel centro storico di Adami sarà la compagnia Teatro del Carro, a presentare Passi sulla mia testa con Francesco Gallelli, testo e scrittura scenica di Fabio Butera, regia di Fabio Butera e Luca Michienzi. Da frammenti di testi e poesie, l’autore ricostruisce almeno in parte la vicenda umana di Arturo Giovannitti, Emilio Grandinetti, Michele Pane e dei loro amici anarchici nella Chicago di inizio ‘900. I tre amici fraterni, o sovversivi rivoluzionari come sono bollati dai manuali di storia nordamericani, parteciparono alla lotta per l’emancipazione sociale e materiale dei lavoratori, in particolare della comunitàitaloamericana.
La scelta di utilizzare scorci dei centri storici delle varie “anime” di Decollatura, risponde, nelle intenzioni degli organizzatori, a una doppia esigenza quella di spostare il fuoco della diffusione della cultura dai salotti in cui spadroneggia e, soprattutto, di avvicinare e consegnare il bene del teatro e della narrazione a nuovi, disabituati, segmenti di tessuto sociale.
L’evento, costruito con contributo di saperi, abilità, risparmi, tempo e generosità di amici ed amiche che con caparbietà ne hanno reso possibile la realizzazione, si avvale del patrocinio del Comune e della Pro Loco di Decollatura.