Decollatura. Prefetto di Catanzaro in visita all’IIS Costanzo
3 min di letturaUna visita tanto gradita, quanto piacevolmente sorprendente quella che il neo Prefetto di Catanzaro, Castrese De Rosa, ha fatto all’IIS «L. Costanzo» di Decollatura
Nonostante si sia insediato da pochi giorni, ha voluto, infatti, fortemente essere presente in una giornata dedicata ad un fatto tragico come la sciagura della Fiumarella dove, per il deragliamento di un treno, morirono 71 persone, di cui, purtroppo, 31 solo di Decollatura.
Accolto dalla dirigente, Dott.ssa Maria Francesca Amendola e dal DSGA, Dott. Giuseppe Ferrise, oltre che da tutto il corpo docente della scuola, Sua Eccellenza, il Prefetto, ha voluto far visita a tutto l’edificio aule e laboratori compresi, apprezzando molto l’entusiastica guida di alcuni alunni dai quali ha voluto sapere nei minimi dettagli quali attività svolgessero quotidianamente all’interno dell’istituto.
“L’ho sottolineato – ha dichiarato De Rosa – appena sono stato nominato, io sono il Prefetto della gente. Mi meraviglia che, come mi è stato riferito, in questo istituto non sia mai venuto nessun mio collega in passato.
Voglio smitizzare la figura del Prefetto che resta chiuso nel suo palazzo. Quello non è un buon Prefetto. Dobbiamo scendere dai piedistalli – ha aggiunto – e girare per il territorio, conoscere la gente, stare vicino alla gente, avere tanta umanità, solidarietà. Qualità rare che non si vedono più. Così possiamo alimentare la speranza perché conoscere i luoghi dove si lavora ci permette di”.
A proposito della giornata in ricordo delle vittime ha avuto parole di grande solidarietà.
“Non sapevo di questa enorme tragedia che ha vissuto questo territorio con 71 persone morte e, appena ho ricevuto l’invito, mi sono detto devo andare assolutamente per portare la mia vicinanza al territorio e alla scuola, perché credo fortemente nel lavoro di docenti e studenti. Sono molto vicino ai giovani perché il futuro e lo dico senza retorica, è decisamente nelle loro mani. Noi che rivestiamo questi ruoli istituzionali dobbiamo dare fiducia ai giovani; solo così potremo avere una società migliore”. Sul territorio del Reventino-Savuto e, più in generale sulla Calabria, De Rosa è chiaro.
“Non c’è una ricetta per sanare i problemi, l’unica strada da seguire è quella dell’unità e della coesione. Abbandoniamo i campanilismi, le appartenenze di partito, di associazione, che non servono a niente, se non a creare ulteriori divisioni e divergenze e uniamo le forze, facciamo rete, facciamo sistema, in questo modo qualche problema si riesce a risolvere”.
“Sono per natura ottimista aggiunge e conclude De Rosa – e credo nelle persone. Per molti anni – ha spiegato ancora – sono stato al Nord e lì ho capito che certe cose si possono fare e siccome al Sud c’è qualcosa in più (inventiva, capacità, bellezze naturali significative e territori importanti), mi aspetto che, lavorando in squadra, si possa arrivare a quel riscatto sociale che deve essere il nostro obiettivo principale per questa Regione”.